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A MENTE FREDDA – Boccata d'ossigeno. A caccia dell'identità perduta. Chiesa e De Ligt rispondono ad AllegriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 23 settembre 2021, 11:00Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Tuttojuve.com

A MENTE FREDDA – Boccata d'ossigeno. A caccia dell'identità perduta. Chiesa e De Ligt rispondono ad Allegri

Mai come in questa occasione la vittoria era obbligatoria. Il primo successo in campionato arriva, ma con estrema sofferenza e contro una squadra che lotterà per la salvezza. In sintesi, la Juve è ancora convalescente, attanagliata dalle solite patologie: confusione, errori individuali e qualche equivoco tattico. La strada per trovare un'identità è ancora lunga. E tortuosa. Il turn over di Allegri sembra dare i suoi frutti con la rete di Kean. Illusione. Lo Spezia reagisce e addirittura effettua il sorpasso a causa delle solite amnesie bianconere. Dopo l'assist per la rete del vantaggio, Rabiot si assenta e alterna diversi momenti di buio a qualche giocata accettabile. Il francese non è a suo agio come quarto a sinistra del centrocampo. Come al solito il reparto in cui Madama palesa i deficit principali, tanto più con gli interpreti schierati dal primo minuto allo stadio Picco. Bentancur e McKennie risultano tra i peggiori. L'uruguaiano sembra un ibrido, a metà strada tra la regia e la mezzala, il texano vaga sul prato verde, collezionando una serie di errori/orrori gratuiti, frutto di una disconnessione dal contesto della gara. Perché resta in campo e non viene sostituito?

Questa volta i cambi danno i loro frutti, normale se consideriamo che alcuni subentrati sono solitamente titolari. L'ingresso di Locatelli regala un po' di ordine proprio nella parte nevralgica del campo e salva sulla linea di porta la rete del possibile 3 a 1 per lo Spezia: la sua presenza dall'inizio è necessaria. Bernardeschi entra bene al posto di Rabiot, così come Alex Sandro è meglio di De Sciglio. Morata invece non incide in termini realizzativi, ma come al solito s'impegna in favore del gioco di squadra. Quale? In realtà ancora latita e forse lo stesso Allegri deve ancora trovare la formula giusta. Serve l'aiuto di tutti, senatori e giovani. Tra i primi impossibile escludere Dybala. L'argentino non brilla come dovrebbe, ma prova ad accendere la luce. Spesso però è costretto ad arretrare per prendere il pallone che non arriva dai piedi dei centrocampisti. Dalla Joya ci aspetta sempre qualcosa di più, forse però va rivista la sua posizione. Altrimenti rischia anche lui di finire nell'elenco degli equivoci tattici.

Capitolo giovani. Detto di Kean, meritano un capitolo a parte due di quelli maggiormente “punzecchiati” da Allegri: De Ligt e Chiesa, fuori dai titolari contro il Milan. L'olandese offre una prestazione di livello sotto il profilo difensivo, condita peraltro dal gol decisivo per i tre punti. “Le critiche? Io penso solo a lavorare per migliorare”. L'ex Ajax replica con i fatti a Max e a chi mette in dubbio le sue qualità. Senza dubbio la palma di migliore in campo spetta a Chiesa, a prescindere dalla rete del momentaneo pareggio. Sarà d'accordo anche l'allenatore. Il numero 22 come al solito lotta su ogni pallone e soprattutto veste i panni del trascinatore nel momento più difficile del match. Federico va oltre la prestazione top. E se fosse lui il vero leader?