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A MENTE FREDDA  -  La Juve di Motta tra fantasmi del passato e colpeTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 8 dicembre 2024, 19:00Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Tuttojuve.com

A MENTE FREDDA - La Juve di Motta tra fantasmi del passato e colpe

L'involuzione è palese, preoccupante, allarmante: la Juve di Motta non solo non conosce più vittoria, ma fa registrare passi indietro clamorosi rispetto alle prime uscite di questa stagione. Se fino alla sfida contro il Bologna l'attenzione era rivolta soprattutto al fase offensiva, ora il focus si allarga, comprende anche il reparto arretrato e quindi viene chiamato inevitabilmente in causa il il tecnico. I due gol incassati cancellano la solidità mostrata fino a qualche giorno fa, malgrado l'assenza di Bremer. In realtà bisogna ragione sull'intero impianto di gioco, su alcune scelte e da ieri anche sull'aspetto mentale della truppa bianconera e di chi la comanda.. A prescindere dalla connotazione numerica (4-2-3-1), qual è la trama tattica della Juve? Da qualche tempo, l'impressione è di assistere ad un “palla a Conceicao”, poi vediamo. Male.

Parlando singoli, questa riflettori puntati esclusivamente su Motta. Intanto per alcune scelte di formazione. Perché Fagioli e non Thuram che nell'ultimo mese ha palesato una grande crescita, formando peraltro un'ottima coppia con Locatelli? Proprio quest'ultimo, forse non a caso, contro il Bologna è stato sotto la sufficienza dopo una serie di prestazioni di livello. Perché Yildiz in panchina, con Weah in campo, ma a sinistra dove comunque è adattato? Per carità, non parliamo come molti di “fenomenite” da parte dell'allenatore, le domande però sono lecite. Altre riflessioni riguardano i cambi. Tardivi. La squadra nel primo tempo è stata una sorta di spettatrice non pagante e sono tornati alla mente i fantasmi del passato. Pareva quindi scontato vedere qualche cambio dall'inizio della ripresa. Invece, nonostante il doppio svantaggio, Thuram e Yildiz sono entrati dopo 18 minuti. Alla fine solo una fisiologica reazione di nervi ha portato al pareggio. Insomma, le responsabilità del tecnico sono evidenti. Come il suo malessere (emblematica l'espulsione) e forse quello dei giocatori.