
ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Giannichedda: "Juve non arriva con la miglior forma, ma è favorita per la Champions. Darei un'altra chance a Luiz e Koopmeiners"
"Lazio-Juve varrà tantissimo, sappiamo quanto i due club ambiscano ad entrare in Champions non solo per il prestigio ma anche per programmare a livello economico i prossimi anni. Un passo falso di una delle due significherebbe abbandonare l'idea di arrivare quarti". Ne è convinto Giuliano Giannichedda, doppio ex di Juventus e Lazio, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato quello che sarà il big match di sabato sera e non solo:
Juventus e Lazio si ritrovano appaiate a 63 punti in classifica, ma entrambe partivano con ambizioni completamente differenti. Chi meriterebbe più delle due?
"Sono due squadre diverse, la Juve pur cambiando tantissimo è stata costruita per provare a vincere. La Champions, nelle ambizioni della società, è da considerarsi l'obiettivo minimo. La Lazio, invece, ha fatto un grandissimo campionato e si sta giocando un posto nell'Europa che conta. E' giusto che ci provi".
Come arriva la Juventus a questa sfida?
"In queste sfide bisogna essere anche un po' fortunati, perché l'importante è arrivare sempre con i giocatori migliori nelle giuste condizioni. La Juve non arriva con la miglior forma e c'è qualcuno ancora in infermeria, questo obbligherà Tudor a qualche defezione forzata. Ma comunque la rosa dei bianconeri può sopperire a queste assenze, sono sicuro che scenderanno in campo con l'intenzione di vincere".
Che accoglienza avrà Igor Tudor all'Olimpico?
"Mi aspetterò all'inizio un saluto per un allenatore che ha fatto bene, ma poi ognuno tiferà per i propri colori".
Chi saranno i giocatori chiave della Lazio?
"C'è da dire che nella Lazio, nel complesso, hanno fatto tutti un super campionato. Zaccagni, Rovella e Guendouzi sono stati tra gli artefici di questi risultati ed è grazie anche alle loro prestazioni se oggi il club si giocherà un posto in Champions. Molto dipenderà da loro tre".
Sfida nella sfida anche quella tra Guendouzi e Thuram.
"Sono due giocatori diversi che possono stare bene insieme: Guendouzi è molto dinamico e dispensa buona qualità, Thuram invece ha dimostrato di esser pericoloso quando strappa. Sono molto interessanti e riescono a reggere i centrocampi delle loro squadre".
Sottolineando come Douglas Luiz non sia riuscito a rendere, anche per i troppi infortuni, in quel ruolo, non è che per la Juve si può parlare di rimpianto Rovella?
"E' uno dei giocatori che citavo prima, cresciuto molto e si è dimostrato abile nel dettare i tempi. Sta facendo un campionato molto importante, poi è chiaro che col senno di poi è sempre più facile giudicare. Tutti conosciamo le doti di Douglas Luiz e purtroppo è stato fermato da tutti quegli infortuni che lo hanno condizionato. Non ha mai reso al 100% delle proprie qualità".
Ne puoi scegliere solo uno: chi butteresti giù dalla torre tra Luiz e Koopmeiners?
"Se proprio dovessi sceglierne uno, terrei Koopmeiners per il tipo di gioco e di conoscenza del campionato italiano. Un anno di ambientamento nella Juventus ci può stare, lo sappiamo quanto pesa quella maglia. Credo gli verrà data un'altra opportunità. Sarei invece curioso di vedere Douglas Luiz in Italia e di rivedere quel giocatore box to box e decisivo con i suoi gol e assist. Mi è dispiaciuto non vederlo, è davvero un buonissimo calciatore".
Motta e Tudor, però, non hanno dimostrato di puntare su calciatori con le sue caratteristiche. O sbaglio?
"Quello sicuramente, a volte però fai di necessità virtù e puoi anche decidere di provarlo in modo da capire se sfruttare o meno le sue caratteristiche. Il calcio di Motta è più ragionato e diverso da quello inglese in cui si gioca con grande intensità e senza acume tattico. Qui il problema è che non lo hai mai avuto, anche perché per me un giocatore così forte poteva far benissimo in Italia. Ma tornando alla domanda precedente, li terrei entrambi".
Chi ha maggiori chance, tornando al campionato, di finire al quarto posto?
"Secondo me, vedendo anche il campionato, la Juventus e molto passerà dallo scontro diretto. Se dovessi andare avanti di tre punti, a due dal termine, sarebbero davvero troppi da recuperare".
Daresti un'altra chance a Tudor in caso di arrivo al quarto posto?
"Quello può deciderlo solo la società, perché lo valuta tutti i giorni e vede i giocatori presenti in rosa. L'anno scorso si era costruita la squadra puntando tutto sul gioco di Motta, ma purtroppo non ha funzionato. Tutti quanti, nel momento in cui succede questo, devono sedersi a tavolino con lo scopo di iniziare a programmare. Se confermi Tudor è giusto dare tutto il tempo necessario, senza di nuovo iniziare un nuovo anno zero. Bisogna ripartire da una base e inserire quei giocatori, pochi, in grado di migliorare la rosa. L'idea di cambiare nuovamente tanti calciatori, come successo quest'anno, potrebbe rivelarsi controproducente".
Si ringrazia Giuliano Giannichedda per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.







