Dusan Vlahovic si libera a 0 fra un anno. Perché andare al Fenerbahce?

La chiamata di José Mourinho può non lasciare indifferenti. Però Dusan Vlahovic, dopo il primo momento di sorpresa, può pensare con tranquillità. Le domande sono le seguenti.

1) Perché accettare un club che non è fra i top cinque europei? Vero che Istanbul è una delle città più grandi del mondo, con una passione per il calcio straordinaria. Ma il torneo non è all'altezza, se la gioca (forse) con il Portogallo ed è inferiore agli altri.

2) Perché non aspettare un anno? Fra dodici mesi si libera a zero e può scegliere quello che vuole, farsi dare un cospicuo premio alla firma - come Jonathan David, per intenderci - e poi parlare dell'ingaggio. Se è vero che difficilmente riuscirà a prendere dodici milioni netti in Europa, c'è sempre l'Arabia Saudita.

3) Siamo a inizio mercato e il giro degli attaccanti non è ancora partito. Il Milan di Massimiliano Allegri lo vorrebbe come possibile rinforzo, continuando a giocare in Serie A e diventando l'uomo copertina dei rossoneri. Certo, non tutte le ciambelle riescono con il buco: chiedere a Gonzalo Higuain come è andata dopo avere salutato la Juve la prima volta.

E poi, la più importante: perché non accettare una riduzione dell'ingaggio, magari da 12 milioni a 9 più bonus, per ritornare a essere la prima scelta della Juventus? Per cinque anni si passa dai 12 milioni a 50, potendo giocare per un club che fa la Champions, diventando più accessibile per chi vuole la Premier. Come Tonali con il Milan, fare un passo laterale per farne altri tre più avanti. Anche Tudor e la Juve apprezzerebbero e non ci sarebbe bisogno del Fenerbahce che, difficilmente, avrà la meglio.