Alessio sulla nuova Juve: "Da 4-3-3 e non di palleggio, punto sull'esplosione di David. Spalletti? Niente Conte, lo vedremo a lungo qui. Due i profili che serviranno a gennaio..."
"Penso che Spalletti possa iniziare a mettere le sue idee all'interno della squadra. Ora arriverà una partita difficile a Firenze e successivamente ci sarà un altro impegno delicato in Champions, ma ci sono tutti i presupposti per fare bene". Pensieri e parole di Angelo Alessio, ex calciatore e allenatore bianconero, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato gli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:
Quale sarà la tua curiosità maggiore riguardo il ritorno in campo della Juventus?
"La mia curiosità sarà sicuramente legata al sistema di gioco, mi sembra che si sta delineando l'idea di schierare il 4-3-3 come a Napoli. Alcuni giocatori dovranno esser bravi ad adattarsi, io vedrei bene il trio Locatelli, McKennie e Thuram. Poi Yildiz che può giocare sia largo a destra o dietro le punte, Conceição o Zhegrova se ci saranno gli esterni e una punta di ruolo in avanti. Questo è quel che penso".
Ti aspetti che la Juve possa iniziare, con questo modulo, a palleggiare di più e a valorizzare la punta di riferimento?
"Palleggio non lo so, perché non vedo dei giocatori capaci di tenere il pallone. E' stata costruita sulla verticalizzazione e sul creare l'uno contro uno sulle fasce, non per palleggiare".
Prima parlavi di una punta di ruolo in avanti, dunque più David o Openda per te?
"Per me David, questo calciatore è stato preso come fondamentale e purtroppo non sta rendendo come dovrebbe. Era partito bene, poi non ha più trovato spazio. Lui ha sempre fatto tanti gol, sia in Ligue 1 che in Nazionale, per me è il giocatore che più di tutti potrebbe esplodere con Spalletti. Toccherà al mister tirargli fuori il meglio".
Koopmeiners, invece, nel cambio di sistema di gioco, dove lo vedresti?
"Lo vedrei mezz'ala nel 4-3-3, non come secondo centrale di difesa. Oltre ad esser stato pagato tanti soldi, è stato acquistato per le sue doti di inserimento e conclusione. La Juve deve ritrovare questo calciatore"..
Tornando al match, sarà davvero difficile poter espugnare il Franchi anche contro una Fiorentina in grande difficoltà.
"Sì, sono d'accordo. L'ambiente sarà caldo e si avvertirà abbastanza la rivalità che esiste tra i due club. Mi aspetto una partita giocata al massimo da parte dei viola, dove cercheranno di colmare la distanza attualmente in classifica. Per venirne fuori bene e far punti, ci sarà bisogno di una partita tosta e maschia da parte dei bianconeri".
Questo è un turno piuttosto interessante, con il derby di Milano e lo scontro tra Napoli e Atalanta. La Roma, invece, andrà a Cremona in una sfida che non sarà così semplice come appare alla vigilia. Quale miglior occasione per rosicchiare punti importanti?
"Sicuramente c'è questa occasione, consideriamo che la Juventus sta iniziando un nuovo percorso e credo ci sia la volontà di inviare un segnale forte e chiaro alla concorrenza. Questo per i bianconeri è un nuovo inizio. Poi c'è il campo e una partita difficile da vincere, ben sapendo la fatica impiegata ultimamente per far punti".
Juve sempre dietro Inter e Napoli, nelle tue gerarchie, o la vedi fuori dalla Champions rispecchiando anche un po' la sua situazione attuale di classifica?
"Questo è un campionato in cui ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti, è un bene ed è anche molto bello. Vedo sempre Inter e Napoli le più attrezzate per il titolo, poi in questo momento c'è la Roma che è sorprendente e sta gestendo al meglio i tanti infortuni avuti strada facendo, con Milan e Juventus sullo stesso piano che vanno a corrente alternata per risultati e prestazioni".
Dunque, a tuo parere, la Juve non la vedi sicura del posto Champions.
"Sì, non sarà scontata la qualificazione per i bianconeri. La Juve dovrà conquistarsi la permanenza in Champions League, almeno in questo momento".
Spalletti sarà un allenatore da progetto, o quest'estate saremo qui di nuovo a parlare di chi sarà il nuovo tecnico?
"Spalletti è sicuramente un allenatore così, ma negli anni scorsi ci sono stati tanti progetti che poi non hanno avuto un vero e proprio seguito. Il tipo di contratto ha permesso alla Juve di cautelarsi sotto questo aspetto, ma con Spalletti non mi sembra ci sia la voglia di fermarsi a giugno. Penso che, se dovesse ottenere quanto richiesto, lo vedremo ancora a lungo sulla panchina bianconera".
Invece, paventando il contrario, se Spalletti dovesse far male, c'è chi invocherebbe di nuovo il nome di Antonio Conte sulla panchina della Juve.
"No, non parlerei di Conte o altro. Ognuno è concentrato sui propri obiettivi, Spalletti farà di tutto per portare questa Juventus il più in alto possibile. Di questo sono convinto. Lavorerà giorno per giorno fino a gennaio, poi ci sarà da capire come si interverrà per migliorare la rosa. Qui manca qualcosa e penso che anche lui se ne sia accorto, ci sarà bisogno di prendere dei giocatori funzionali al suo gioco".
Argomento interessante, chi manca realmente a questa squadra? Come la rinforzeresti?
"A mio avviso servirebbe un playmaker e in grado di costruire il gioco, bravo anche in fase di ripiegamento. Non è che Locatelli non sia bravo a farlo, ma qui c'è la necessità di prendere un giocatore dalle caratteristiche simili e giusto per il modo di giocare di Spalletti. Poi penso anche a un terzino destro, con il cambio di modulo c'è Kalulu che è adattato e Joao Mario è troppo offensivo. Ti difendi con le catene di destra e di sinistra, chiaramente per ragioni di equilibrio ci vorrebbe un giocatore più difensivo con Conceição o Zhegrova. Questo penso lo sappiano tutti".
Si ringrazia Angelo Alessio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista








