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ESCLUSIVA TJ - Cuadrado raccontato da Gasparin: "Lo acquistammo per le sue grandi qualità tecniche. Juve? Ha in rosa un campione. Chi non lo pensa fa ragionamenti privi di senso"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani/TuttoVerbania.com
sabato 27 maggio 2017, 10:00Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Cuadrado raccontato da Gasparin: "Lo acquistammo per le sue grandi qualità tecniche. Juve? Ha in rosa un campione. Chi non lo pensa fa ragionamenti privi di senso"

E' di pochi giorni fa la notizia dell'ufficialità di Juan Guillerme Cuadrado alla Juventus, venti i milioni che la società bianconera ha sborsato al Chelsea per assicurarsi definitivamente le prestazioni del talento colombiano. Cuadrado era arrivato in Italia per la prima volta l'estate di sette anni fa acquistato dall'Udinese dell'ex direttore sportivo Sergio Gasparin, che abbiamo sentito proprio per parlare di lui rivivendo la sua carriera e non solo: "L'operazione nacque all'interno delle attività di scouting dell'Udinese che è riconosciuta e famosa in tutto il mondo - racconta Gasparin in esclusiva a TuttoJuve -. Cuadrado è stato un altro gioiello che è arrivato in Italia frutto del grande lavoro svolto dagli osservatori che lo seguirono a più riprese. Abbiamo concluso l'acquisto di questo ragazzo perchè lo ritenevamo di grandi prospettive, si era messo in luce nelle rappresentative giovanili e nel suo club".

Nell'estate 2009, Cuadrado arriva appunto ad Udine. Come fu l'impatto?

"Come tutti i giovani che arrivano all'Udinese, attraversò un periodo di studio che doveva portarlo ad ambientarsi il più possibile in Italia. Faticò molto nella prima parte di stagione perchè molto giovane, infatti nonostante fu aggregato alla rosa titolare non ebbe modo di trovare molto spazio. Nelle osservazioni che ci erano state riportate traspariva fiducia verso il ragazzo, infatti anche quando andai via fu sempre tenuto sotto controllo dall'Udinese: prima al Lecce e poi alla Fiorentina. La Premier, successivamente, è il campionato che meno si adatta alle sue caratteristiche per atmosfera e campo spesso allentati, infatti faticò molto quell'anno nel Chelsea".

Ci fu un rapporto particolare da parte degli osservatori che vi spinse proprio a puntare su questo calciatore?

"Lui all'inizio giocava da esterno destro basso, anche con la sua nazionale. Venne visto e seguito in questo ruolo perchè lui giocava in quella parte di campo con continuità. Gli osservatori dicevano che aveva grandi qualità tecniche ed era dotato di una grande velocità, micidiale appena ha campo davanti a se. L'unica miglioria doveva essere la fase difensiva. Più lo vedevamo e più davamo ragione al loro rapporto, la sua collocazione doveva essere più avanti oppure quinto di destra in una grande squadra perchè la sua minor attitudine a livello difensivo andava a scontrarsi con la mentalità italiana che impone agli esterni di ripegare in difesa".

Per accaparrarvi le sue qualità bruciaste tante squadre interessate a lui. C'era anche qualche italiana?

"L'Udinese sfrutto la sua rapidità che è una delle sue caratteristiche principali. Quando tutte le squadre lo osservarono nel sudamericano e tentarono di prenderlo, in realtà lo aveva già acquisito la squadra friulana. Infatti per il ragazzo non ci fu nessuna asta, erano tutti stati anticipati. Sanchez? Era la bravura di Gino Pozzo quella di anticipare tutti. A mezza giornata dalla chiusura della trattativa si fiondarono tantissime grandi squadre sul cileno, ma la società rispose che l'operazione era già stata chiusa dalla società friulana".

La Juventus lo strappò proprio al Chelsea, portandolo in Italia in maniera vantaggiosa.

"Quando arrivò alla Juve, dissi subito che la società torinese aveva acquistato un campione e di grandissima qualità. Ed è stato uno dei protagonisti, assieme agli altri, di questa fantastica cavalcata che la squadra bianconera. E' stata l'intuizione di Beppe Marotta e Fabio Paratici - due persone che stimo molto, che appena hanno fiutato l'affare lo hanno portato dapprima a titolo temporaneo ed ora a titolo definitivo".

Juve che ha acquistato un campione come diceva poc'anzi, ora lo è definitivamente?

"Assolutamente sì. Ogni tanto mi soffermo su chi non lo ritiene tale perchè parte dalla panchina. Ragionamenti privi di senso. Lui è un giocatore che ha la grande qualità di entrare subito in partita grazie alla struttura fisica che glielo consente, è un apporto prezioso per ogni allenatore che lo allena. Ha grande velocità di esecuzione, una squadra forte come la Juventus ha una rosa di tutti titolari e non lo sono solo quelli che scendono in campo. Da questo punto di vista, il colombiano è un calciatore importantissimo per questa società".

Si ringrazia il direttore Sergio Gasparin per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista.