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Juve, col Sassuolo “partita da vincere, non da giocare”. Allegri si affida a Dybala e rilancia Chiesa
Massimiliano Allegri l’ha ripetuto più volte nella conferenza stampa di vigilia: “Col Sassuolo è fondamentale fare tre punti, altrimenti il pareggio di Milano non servirebbe a niente. È una partita da vincere, non da giocare”. Un dogma che, va detto, vale per tutti gli sportivi ma che il tecnico livornese ha voluto sottolineare a più riprese per alzare il livello di attenzione dei suoi: “Veniamo da una partita con l’inter davanti a 60mila persone che dà un’adrenalina diversa. È più difficile preparare questa partita rispetto a quella con l’Inter. Bisognerà essere compatti, giocare meglio e fare due gol che non li facciamo da tempo. Il Sassuolo gioca molto pulito a calcio, hanno giocatori con buona tecnica e Dionisi sta facendo bene dimostrando di essere un bravo allenatore”.
Problema attacco? No, i gol ci sono.
La fase difensiva sembra essere tornata quella di un tempo con meccanismi oliati e concentrazione alzata al livello necessario per non farsi sempre bucare. Ora la lente d’ingrandimento passa alla produzione offensiva che, a oggi, racconta 13 reti realizzate in 9 uscite in campionato. Poche per la qualità a disposizione della Juve, ma non un problema a detta di Allegri: “Dybala sta crescendo di condizione. Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Dybala non c’è stato la stagione passata e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”.
Dybala titolare un mese dopo, Allegri rilancia Chiesa.
Un mese dopo l’ultima volta (era il 26 settembre e a Torino la Juve sfidava la Sampdoria) Paulo Dybala si riprende la maglia da titolare e la fascia da capitano considerata la non presenza di Chiellini dall’inizio. Quel pomeriggio cominciò benissimo con venti minuti di onnipotenza, e gol, della Joya prima dell’infortunio. Oggi Allegri lo rimetterà al centro della sua Juve con Federico Chiesa altra freccia dell’arco bianconero per avere la meglio sui neroverdi. Con loro ci sarà Perin in porta, De Ligt e Bonucci in mezzo con Danilo a destra e uno fra Alex Sandro e De Sciglio a sinistra; Arthur candidato alla titolarità con Locatelli e Bentancur in ballottaggio. Qualche cambio ma una sola linea guida: la vittoria.
Problema attacco? No, i gol ci sono.
La fase difensiva sembra essere tornata quella di un tempo con meccanismi oliati e concentrazione alzata al livello necessario per non farsi sempre bucare. Ora la lente d’ingrandimento passa alla produzione offensiva che, a oggi, racconta 13 reti realizzate in 9 uscite in campionato. Poche per la qualità a disposizione della Juve, ma non un problema a detta di Allegri: “Dybala sta crescendo di condizione. Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Dybala non c’è stato la stagione passata e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”.
Dybala titolare un mese dopo, Allegri rilancia Chiesa.
Un mese dopo l’ultima volta (era il 26 settembre e a Torino la Juve sfidava la Sampdoria) Paulo Dybala si riprende la maglia da titolare e la fascia da capitano considerata la non presenza di Chiellini dall’inizio. Quel pomeriggio cominciò benissimo con venti minuti di onnipotenza, e gol, della Joya prima dell’infortunio. Oggi Allegri lo rimetterà al centro della sua Juve con Federico Chiesa altra freccia dell’arco bianconero per avere la meglio sui neroverdi. Con loro ci sarà Perin in porta, De Ligt e Bonucci in mezzo con Danilo a destra e uno fra Alex Sandro e De Sciglio a sinistra; Arthur candidato alla titolarità con Locatelli e Bentancur in ballottaggio. Qualche cambio ma una sola linea guida: la vittoria.
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