Dal calcolo dei punti alle nuove accuse: la Juve al contrattacco, ecco la strategia difensiva

Illogicità, carenze motivazionali e infondatezza. La Juventus passa al contrattacco, scrive La Gazzetta dello Sport soffermandosi sulla strategia processuale dei bianconeri dopo la penalizzazione di 15 punti comminata dalla Corte Federale d'Appello. Il comunicato diramato lunedì traccia le linee guida della difesa dei legali della Juve, che ha già annunciato la propria intenzione di fare ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI.

Eccezioni di rito… Il primo appiglio, scrive la rosea, sarà un aspetto meramente tecnico ma non certo secondario. La decisione è arrivata basandosi sull'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede l'obbligo di lealtà, non più sull'articolo 31, relativo invece agli illeciti amministrativi e che prevede soltanto sanzioni pecuniarie o squalifiche per i dirigenti coinvolti. Trattandosi di un giudizio di revocazione, le sanzioni possono cambiare ma bisogna rimanere nell'ambito di quelle previste dai capi d'imputazione originari. Inoltre, l'articolo 31 esprime una norma specifica, non lasciando - secondo la tesi della difesa bianconera - spazio all'applicazione di una norma di chiusura e quindi generale come quella sulla lealtà sportiva.

…e calcolo dei punti. Il secondo aspetto, più delicato, riguarda il modo in cui i giudici federali hanno calcolato i 15 punti di penalizzazione. Le motivazioni fanno riferimento a una proporzionalità rispetto all'alterazione del risultato sportivo. Gli avvocati della Juve si chiedono in cosa consista l'alterazione, in quante partite e quali siano stati i criteri oggettivi per arrivare alla penalizzazione comminata al club.