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Bruno N'Gotty, decisivo nella storia del Milan. Ma anche in quella del Paris Saint GermainTUTTO mercato WEB
sabato 10 giugno 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Bruno N'Gotty, decisivo nella storia del Milan. Ma anche in quella del Paris Saint Germain

Per chi aveva già l'età della ragione alla fine degli anni novanta, il nome di Bruno N'Gotty può suscitare un moto di ilarità. Perché al Milan fu ricordato più per le prese in giro che per i gol. Eppure ne segnò uno decisivo, forse quello che ha portato a vincere lo Scudetto a quell'accozzaglia di stranieri che erano i rossoneri sotto Alberto Zaccheroni. Estate 1998: Galliani e Braida lo acquistano per 7 miliardi, convinti che possa essere un ottimo rinforzo con Costacurta e Maldini come protettori. Non andrà così, viste le tantissime amnesie che, di fatto, lo portano a uscire ben presto dai titolari. E, appunto, preso in giro a più riprese come possibile Carneade, in un Milan che era abituato a vincere tutto ma che in quel periodo ne azzeccava ben poche.

Al suo posto entra, in pianta stabile e da titolare, Luigi Sala. Non ha un cognome esotico come quello del francese, nato a Lione, ma dà certamente più affidabilità. C'è però, come profetizzò Andy Warhol, il quarto d'ora di gloria per tutti, anche per N'Gotty al Milan. Il 24 gennaio, stadio Dall'Ara, si gioca Bologna-Milan.

Quarto posto in classifica per i rossoneri, 2-2 a pochi minuti dal termine dopo una girandola di emozioni (doppietta di Signori, squillo di Guly e autogol di Magoni su tiro di Morfeo). A quattro dalla fine N'Gotty entra in campo al posto di Ambrosini, al novantesimo c'è una punizione dalla distanza: il francese, rasoterra, manda alle spalle di Antonioli per il 3-2 finale.

Una situazione che assomiglia molto a una finale di Coppa delle Coppe, quando N'Gotty firmò la storia per il Paris Saint Germain.
Ancora su punizione, contro il Rapid Vienna, 8 maggio del 1996, due anni prima. Lo stadio era quello del Re Baldovino di Bruxelles, facendo alzare l'ultima Coppa internazionale al PSG. Non era decisamente quello degli sceicchi. La rete con il Bologna, per N'Gotty, fu un pannicello caldo fino al derby contro l'Inter, quando un suo errore portò all'1-0 di Simeone. Da lì in poi solo panchina e tribuna: un po' poco. Andrà poi al Venezia (retrocedendo), all'Olympique Marsiglia e ai Bolton Wanderers, diventando una bandiera di quest'ultimi.