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Nuova Serie A? Beccantini cita Allegri: "Senza Max, c'è bisogno di un bersaglio"
In un fondo sul Corriere dello Sport, il giornalista Roberto Beccantini, ha parlato dell'imminente nuova Serie A che non avrà un protagonista degli ultimi anni: "Il problema del campionato che decolla sabato è la scomparsa del passatempo. Massimiliano Allegri. Come faremo senza? Il feticista che sbroccò di brutto al termine della finale di Coppa Italia, ultima «spilla» di Madama. Il gestore labronico da sette milioni l’anno che praticava un calcio giurassico ed espulse Cristiano Giuntoli dal grappolo dei Vittoriosi dell’Olimpico, la notte del 15 maggio".
Prosegue: "E adesso, cavoli nostri. Lele Adani ha svuotato gli scaffali «alla» memoria e Antonio Cassano deposto la gerla dei vaffa. Arrigo Sacchi, dopo aver trascorso l’estate a difendere l’insano paragone tra il rigore di Baggio e il rigore di Grosso, dovrà inventarsi un nuovo bersaglio. I tribunali del Web hanno rinunciato alle ferie, pur di non perdersi lo spettacolo di un’epurazione che ha spaccato il mondo juventino: di qua, gli evasi dal penitenziario degli slogan; di là, i prigionieri del dubbio. In mezzo, gli esuberi di Giuntoli".
Chiusura sul mercato estivo della Juve: "Il centrocampo della Juventus è stato smontato e rimontato - Douglas Luiz, Khéphren Thuram - a conferma che non tutte le istanze del «Minestraro» erano frutto di calcoli uterini. Tre stagioni perse, d’accordo: ma se il «dominus» rimane il gioco, come millantano i pulpiti à la page, Thiago «Drago» Motta può andare tranquillo. Sorge spontanea una domanda: proprio per questo, che senso ha farsi di mercato da luglio ad agosto (e non solo)?".
Prosegue: "E adesso, cavoli nostri. Lele Adani ha svuotato gli scaffali «alla» memoria e Antonio Cassano deposto la gerla dei vaffa. Arrigo Sacchi, dopo aver trascorso l’estate a difendere l’insano paragone tra il rigore di Baggio e il rigore di Grosso, dovrà inventarsi un nuovo bersaglio. I tribunali del Web hanno rinunciato alle ferie, pur di non perdersi lo spettacolo di un’epurazione che ha spaccato il mondo juventino: di qua, gli evasi dal penitenziario degli slogan; di là, i prigionieri del dubbio. In mezzo, gli esuberi di Giuntoli".
Chiusura sul mercato estivo della Juve: "Il centrocampo della Juventus è stato smontato e rimontato - Douglas Luiz, Khéphren Thuram - a conferma che non tutte le istanze del «Minestraro» erano frutto di calcoli uterini. Tre stagioni perse, d’accordo: ma se il «dominus» rimane il gioco, come millantano i pulpiti à la page, Thiago «Drago» Motta può andare tranquillo. Sorge spontanea una domanda: proprio per questo, che senso ha farsi di mercato da luglio ad agosto (e non solo)?".
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