
Strage Heysel, 40 anni dopo: la memoria viva di Franco Ordine
Nel 40º anniversario della tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, TuttoMercatoWeb.com propone una puntata speciale in podcast con un ospite d'eccezione: Franco Ordine.
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Heysel, 40 anni dopo. Il 29 maggio 1985 è una data scolpita nella tragedia del calcio europeo. Quarant’anni dopo, TUTTOmercatoWEB.com ha scelto di raccontare quella notte attraverso una testimonianza eccezionale: quella di Franco Ordine, allora inviato del Corriere dello Sport, testimone diretto di una delle pagine più dolorose della storia sportiva.
Nel podcast scritto e condotto dal giornalista Pietro Mazzara, Ordine ripercorre con lucidità e struggente precisione i momenti prima, durante e dopo la strage dello stadio Heysel di Bruxelles. Una finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool trasformata in un incubo: 39 vittime, centinaia di feriti e un trauma indelebile.
Ordine racconta la sua partenza da Milano, il volo condiviso con la squadra bianconera, l’atmosfera serena della vigilia e i primi segnali di tensione ignorati dalle autorità. Ma è nel cuore dello stadio, nella famigerata Curva Z, che tutto precipita. La rete da pollaio cede, i tifosi juventini vengono travolti dalla furia e dal panico, schiacciati contro un muro di cemento. La gestione belga dell’ordine pubblico e l’inadeguatezza dell’UEFA si rivelano catastrofiche.
“Abbiamo visto la guerra”, è la frase con cui Ordine dettò a braccio il suo pezzo quella notte, mentre attorno a lui si contavano i corpi e si rompevano i cancelli con le cesoie. Un racconto vivido di giornalismo d’emergenza, ma anche di dolore umano: le telefonate disperate dei tifosi in sala stampa, i soccorritori impotenti, la decisione della UEFA – discussa per anni – di far giocare comunque la partita.
Franco Ordine restituisce il peso di quella notte senza retorica, ma con il rispetto che si deve alla memoria e alle vittime. Una testimonianza che serve a educare le nuove generazioni e ricordare che la passione sportiva non può mai giustificare il sangue. “Mai più Heysel” è il monito che campeggia nel podcast. E resta oggi, più che mai, un impegno.
Nel podcast scritto e condotto dal giornalista Pietro Mazzara, Ordine ripercorre con lucidità e struggente precisione i momenti prima, durante e dopo la strage dello stadio Heysel di Bruxelles. Una finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool trasformata in un incubo: 39 vittime, centinaia di feriti e un trauma indelebile.
Ordine racconta la sua partenza da Milano, il volo condiviso con la squadra bianconera, l’atmosfera serena della vigilia e i primi segnali di tensione ignorati dalle autorità. Ma è nel cuore dello stadio, nella famigerata Curva Z, che tutto precipita. La rete da pollaio cede, i tifosi juventini vengono travolti dalla furia e dal panico, schiacciati contro un muro di cemento. La gestione belga dell’ordine pubblico e l’inadeguatezza dell’UEFA si rivelano catastrofiche.
“Abbiamo visto la guerra”, è la frase con cui Ordine dettò a braccio il suo pezzo quella notte, mentre attorno a lui si contavano i corpi e si rompevano i cancelli con le cesoie. Un racconto vivido di giornalismo d’emergenza, ma anche di dolore umano: le telefonate disperate dei tifosi in sala stampa, i soccorritori impotenti, la decisione della UEFA – discussa per anni – di far giocare comunque la partita.
Franco Ordine restituisce il peso di quella notte senza retorica, ma con il rispetto che si deve alla memoria e alle vittime. Una testimonianza che serve a educare le nuove generazioni e ricordare che la passione sportiva non può mai giustificare il sangue. “Mai più Heysel” è il monito che campeggia nel podcast. E resta oggi, più che mai, un impegno.
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