
Caldo, fulmini, spalti vuoti: delusione Mondiale. Ma per il 2029 già 4 candidati
Gli orari sono uno dei primi problemi: impossibili, o per gli spettatori europei o per i giocatori negli Stati Uniti. Di conseguenza arriva il caldo, una delle difficoltà lamentate dalle squadre impegnate nel Mondiale per club. Che deve fare i conti, soprattutto sulla costa est dove si disputerà il resto della competizione, con l’allerta meteo, tra fulmini e potenziali uragani. Il pubblico sugli spati, mai troppo numeroso, fa il resto. La nuova competizione voluta dalla FIFA, al netto dei maxi-introiti per le formazioni coinvolte, non sta piacendo (quasi) a nessuno.
Per il futuro, però, la strada è tracciata e Gianni Infantino, presidente della confederazione calcistica mondiale, non sembra intenzionato a passi indietro. Anzi, sta già programmando la prossima edizione: sarebbero quattro i Paesi a essersi fatti avanti per il 2029.
In lizza vi sarebbe anzitutto il Brasile, che ha già presentato pubblicamente la propria candidatura. Anche Spagna e Marocco, che nel 2030 ospiteranno il Mondiale “classico” insieme al Portogallo, sarebbero pronte ad accogliere quello per club. E nelle ultime ore, scrive The Guardian, anche il Qatar avrebbe fatto presente la propria candidatura, in una serie di colloqui avvenuti negli ultimi giorni tra i funzionari FIFA ed emissari del Paese mediorientale, nei quali Doha avrebbe peraltro garantito di poter organizzare la competizione a emissioni zero.
Per il futuro, però, la strada è tracciata e Gianni Infantino, presidente della confederazione calcistica mondiale, non sembra intenzionato a passi indietro. Anzi, sta già programmando la prossima edizione: sarebbero quattro i Paesi a essersi fatti avanti per il 2029.
In lizza vi sarebbe anzitutto il Brasile, che ha già presentato pubblicamente la propria candidatura. Anche Spagna e Marocco, che nel 2030 ospiteranno il Mondiale “classico” insieme al Portogallo, sarebbero pronte ad accogliere quello per club. E nelle ultime ore, scrive The Guardian, anche il Qatar avrebbe fatto presente la propria candidatura, in una serie di colloqui avvenuti negli ultimi giorni tra i funzionari FIFA ed emissari del Paese mediorientale, nei quali Doha avrebbe peraltro garantito di poter organizzare la competizione a emissioni zero.
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