
Tudor: "Juventus una parte di me. Mi sentivo in debito, sogno di allenarla dal 2009"
Che sensazioni le evoca essere l'allenatore della Juventus? A questa domanda Igor Tudor, allenatore dei bianconeri, ha risposto così ai microfoni di DAZN: "Bellissime. Io ho giocato poco da calciatore, ho smesso presto per i problemi alle caviglie. Ho sempre avuto questa cosa di non aver dato tutto quello che potevo e da quando ho iniziato ad allenare a 31 anni ho sognato di allenare la Juventus, mi sentivo in debito con questo club".
Che cosa rappresenta per lei la Juventus?
"Una parte di vita, veramente. Mi ha costruito tanto come persona e anche nel lavoro di mister. Se posso dire personalmente la Juve è una parte di me".
Qual era il gruppo storico al suo arrivo a Torino invece nel '98?
"Voglio parlare di Alessandro Birindelli, Gianluca Pessotto, Paolo Montero, Ciro Ferrara e Alessandro Del Piero. Alex si arrabbiava molto se si perdeva anche solo la partitella in allenamento. Il famoso stile Juventus. Io nella vita faccio sempre la stessa cosa, insegno con i fatti e con gli esempi. Poche parole e coerenza di non girare la testa quando qualcuno sbaglia. Stare sempre sul pezzo in allenamento, la partita è la cosa più facile".
Clicca qui per leggere tutta l'intervista a Igor Tudor.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano