
Inter, Chivu: "Non bisogna caricare troppo la partita, Akanji può giocare"
Vigilia del derby d'Italia. Domani all'Allianz Stadium di Torino va in scena l'ennesimo capitolo della sfida infinita tra Juventus e Inter. Fischio d'inizio alle ore 18.00. I bianconeri arrivano alla partita dopo due successi consecutivi in campionato. L'Inter invece è reduce dal ko a San Siro con L'Udinese. L'allenatore dell'Inter Cristian Chivu prima della partenza per Torino interviene in conferenza stampa per commentare il match.
L'inizio della conferenza stampa è previsto per le ore 13.30
13.30 - Comincia la conferenza stampa
Come arriva la squadra al match?
"La squadra ha lavorati bene. Sappiamo bene che la nazionale ti dà qualcosa dal punto di vista dell'energia. Mentalmente può dare qualcosa in più. Oggi c'è tutto il gruppo a disposizione. Sono tutti pronti per giocare".
Tudor ha detto che vale più di tre punti. Vale tanto la partita?
"Siamo ancora alla terza giornata. Non bisogna caricarla più di tanto, tutti sono a conoscenza di che cosa rappresenta il derby d'Italia. Bisogna avere energia giusta per leggere la partita".
C'è qualche difetto da limare?
"Io ho parlato di togliere qualcosa che non mi era piaciuto ma la squadra ha certezze. Devo avere l'intelligenza di capire ciò che la squadra può fare. Non sono qui per stravolgere tutto perchè è impossibile farlo. La squadra è stata ai vertici del calcio italiano ed europeo. Devo aggiungere qualcosa per far riprendere ancora più fiducia, energia e stimoli per portare la squadra agli obiettivi".
Akanji è già pronto? Com'è nato il cambio con Pavard?
"Non credo che sia importante come si sia arrivati al cambio ma che sia stato fatto. Akanji è un giocatore importante con valore e spessore internazionale. Ma tutti i giocatori sono importanti per dare il loro contributo nella rincorsa agli obiettivi. I giocatori che ho sono i migliori e sono contento di loro. Akanji è pronto per giocare".
Cosa si aspetta dalla sua nuova Inter domani?
"Noi siamo consapevoli di quella che può essere l'andatura della stagione. Non vengo a darvi statistiche a riguardo. Siamo consapevoli dell'importanza del match con la Juve, ma questo non cambia il nostro valore e la lunga percorrenza nella stagione. Ci sono alti e bassi nella stagione. A volte ci si deve sciacquare la faccia, rimboccarsi le maniche e lavorare. Bisogna anche imparare dagli errori e andare avanti con coraggio. Solo così si può crescere".
Vista la difficoltà della partita è possibile un atteggiamento più conservatore?
"Noi abbiamo un'identità e cerchiamo di portare avanti un lavoro. Bisogna capire ed interpretare la gara, accettando che si trovino soluzioni per reggere l'urto della partita. Si va e si fa la partita cercando la miglior variabile per il gruppo. Poi con il gruppo devi essere dominante per cercare di mettere in difficoltà la squadra".
Lei ha già affrontato la Juve di Tudor con il Parma. Serve quell'atteggiamento?
"Non faccio paragoni perchè sono realtà diverse. Tudor ha fatto un gran lavoro e la Juventus ha un'identità e ha fatto anche un buon mercato. Hanno ritrovato Bremer in difesa che gli dà tanto. Non possiamo andare a paragonare quella partita di mesi fa. Si tratta di un'altra squadra. Sono diverse sia l'Inter che la Juve. Le nostre aspettative per gioco e risultato sono altissime. Non dobbiamo però avere pressioni extra. Serve lucidità mentale. Mi affido all'orgoglio dei miei campioni e dei miei giocatori. L'orgoglio vale più di tutta la tattica".
A che punto è la ricerca delle motivazioni da ritrovare?
"Gli stimoli e la motivazione fanno la differenza. Il cervello cerca sempre di farti brutti scherzi. Questo è un processo continuo. Ci devono essere sempre stimoli per migliorare se stessi e la squadra".
Dormiva più da calciatore nelle vigilie? Quanto è emozionato?
"Io la vivo serenamente. Mi chiedete sempre quanto sono emozionato. Sono consapevole di quello che ho fatto e sto facendo. Lo spreco delle energie non va mai bene e rischia di rovinare la lucidità mentale. Risposo meglio di quanto ero giocatore perchè ricordo quanto avevano fiducia in me. Cerco di trasferire tutto questo ai giocatori. Bisogna avere premura per il gruppo".
Capello ha detto che Calhanoglu deambula in campo. Condivide l'opinione? Giocherà?
"Io so qual è il loro livello. Ho visto Calhanoglu molto motivato, viene da due mesi e mezzo fermo. Ha cercato di giocare il Monndiale poi ha avuto un'estate non così serena. Lui è motivato ed è pronto a darci una mano".
I giocatori che ha a disposizione le consentono di fare il calcio che ha in mente?
"Sono stra felice di lavorare con un gruppo di ragazzi motivati. I giovani portano anche tanta energia, determinazione e voglia di migliorare".
Bisseck è stato criticato e potrebbe andare in panchina in un momento delicato. Ci sta pensando?
"La gestione di un gruppo è la cosa più difficile. Bisogna tenere tutti motivati e abbiamo un mese complicato anche con le coppe europee. Bisogna gestire tutto. Bisseck è entrato nella critica ed è facile criticare solo perchè non è riuscito a dare continuità. Se al primo errore gli si tirano sassi addosso non riuscirai mai a fargli crescere l'autostima. Lui è una ragazzo giovane e gli errori li farà ancora. Abbiamo bisogno di lui e ha fatto vedere in allenamento le stesse cose di Calha".
13.54 - termina la conferenza stampa
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