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Open VAR, Rocchi conferma gli errori in Hellas-Juve: "Non era rigore. E manca rosso a Orban"TUTTO mercato WEB
martedì 23 settembre 2025, 16:02Serie A
di Ivan Cardia

Open VAR, Rocchi conferma gli errori in Hellas-Juve: "Non era rigore. E manca rosso a Orban"

Nuovo appuntamento con Open Var. Dalle frequenze di Dazn, il designatore arbitrale della Can A e B, Gianluca Rocchi, ha commentato i principali episodi della quarta giornata del campionato di Serie A: “È stata una settimana in cui potevamo fare oggettivamente molto meglio, ma ci sono degli episodi utili a livello didattico”. Bologna-Genoa: tocco di mani di Valentin Carboni e rigore decisivo di Orsolini. “Il movimento è l’unica ragione per cui questo tocco è punibile. La posizione del braccio è naturale, se faccio il fermo immagine. Quel tocco di mano, se non ci fosse il movimento, non sarebbe mai punibile. Se il pallone sbatte sul braccio in quella posizione non solo non diamo rigore, ma lo togliamo. Il punto di contatto è in zona verde, è il movimento che lui fa, che credo sia involontario, a rendere punibile. Mi rendo che sia una decisione complessa e difficile da accettare, secondo me il lavoro che hanno fatto in sala Var è un buon lavoro, ed è un ottimo lavoro l’annuncio, perché spiega bene il motivo per cui l’arbitro ha concesso il rigore. Fare riferimento al movimento fa la differenza”. Hellas Verona-Juventus: tocco di mani di Joao Mario e rigore contro la Juve. “La decisione non è corretta, per noi questo non è calcio di rigore. E non credo sia corretto tirare in ballo un altro episodio (nell’audio Aureliano fa riferimento ad Atalanta-Udinese dell’anno scorso, mani di Hien, ndr), che peraltro è simile ma completamente diverso. Qui la dinamica rende non punibile l’episodio: la distanza c’è, sono d’accordo, ma il giocatore va per cercare di colpire di testa e il pallone gli scivola su un braccio che peraltro sta rientrando dal movimento fatto”. Viene riproposto il tocco di mano di Hien in quell’Atalanta-Udinese. “È un pallone sempre da distanza, inatteso, ma c’è un movimento innaturale, verso il pallone. È questa la differenza, se vogliamo è simile a Bologna. Joao Mario nemmeno si accorge che arriva il pallone e gli sbatte sul braccio”. Ancora Hellas Verona-Juventus: mancato rosso a Gift Orban per gomitata ai danni di Federico Gatti. “In questo caso il provvedimento corretto era il cartellino rosso, il giocatore guarda l’avversario ed è un motivo che doveva accendere la lampadina. È un episodio da decidere in campo, non al monitor, dove peraltro i due colleghi lo liquidano con troppa velocità. Io non discuto mai le parole degli allenatori, peraltro in questo caso Tudor ha anche ragione, ma dico sempre di non esagerare con i termini: non fanno bene a nessuno, siamo qua e chiedo sempre massima collaborazione. Cito il comportamento di Vieira, ha subito un rigore contro ed è stato anche espulso, ma si è comportato in maniera diversa. Altrimenti diventa una gazzarra”. Rapuano e Aureliano “retrocessi” dopo Hellas Verona-Juventus. “Noi siamo sempre molto severi su certe valutazioni, la prestazione non è stata positiva per nessuno, né arbitro né tantomeno Var, pur trattandosi di uno dei più bravi. Io ho sentito allenatori che hanno difeso i propri portieri: io prendo sempre a esempio il portiere, è il ruolo più simile all’arbitro. Credo valga lo stesso: noi non sospendiamo mai per questione tecnica, solo per questioni disciplinari. È chiaro che se devo fare una scelta, per dire una formazione, e ho dieci ragazzi che hanno fatto bene, la settimana dopo schiero in A loro e in B gli altri, o li lascio a casa. Però noi non sospendiamo: rivedrete presto i ragazzi in campo”. Napoli-Pisa: contatto nell’area di rigore del Napoli tra De Bruyne e Leris. Rigore non concesso per un controllo con la mano dell’algerino. “Non è un tocco di mano punibile, si fanno ingannare dallo slow motion e usano la camera sbagliata. Se lo vedi in dinamica è una cosa che non è punibile né in attacco né in difesa. Era punibile invece lo step on foot di De Bruyne: la decisione finale era calcio di rigore. La procedura è corretta: giusto far vedere tutta l’azione, ma la decisione doveva essere diversa”. Napoli-Pisa: tocco di mano di Sam Beukema e calcio di rigore per i toscani. “Qua il braccio è in posizione non naturale, è aperto e si fa più grande. C’è una deviazione ma non è impattante al punto da rendere il braccio non punibile. La decisione in campo è giusta”.