
Bukayo Saka, in scadenza fra due anni e che non ha fretta. Campanello d'allarme?
"Non c'è fretta, mancano ancora due anni e tutti sanno cosa penso". Bukayo Saka non ha ancora rinnovato il proprio contratto con l'Arsenal e quando ci sono parole del genere ci potrebbe anche essere un minimo di campanello d'allarme. Se è vero che il contratto è stato esteso solamente nel 2023, dall'altro lato arrivare a ventidue mesi dalla scadenza può essere un problema visti i tempi moderni fra bonus alla firma e stipendi che vanno sempre di più verso l'alto.
Il momento più difficile della carriera di Saka è stata quattro anni fa. Calcio di rigore a Wembley, contro l'Italia, nella finale della competizione itinerante organizzata dalla UEFA post Covid. Tiro a incrociare ma Donnarumma che riesce a ipnotizzarlo, dando il titolo di Europeo alla nazionale di Roberto Mancini.
Come capitato con David Beckham qualche decennio prima, sono errori che i tifosi inglesi non digeriscono a cuor leggero. Saka è stato spesso preso a male parole, denigrato, spesso anche con commenti indegni e razzisti. Forse perché nero e di successo, in un paese che è sì multietnico, ma che in qualche situazione non si distingue per fair play, soprattutto quando si parla di Nazionale. Oggi Bukayo Saka compie 24 anni.
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