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Torna Cristante: "La Nazionale è la cima, qui chi ha dimostrato di essere importante"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 13:51Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Coverciano (FI)

Torna Cristante: "La Nazionale è la cima, qui chi ha dimostrato di essere importante"

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13.05 - Terzo giorni di allenamenti a Coverciano per la Nazionale di Gennaro Gattuso. L'Italia sta preparando le sfide contro Estonia (11 ottobre) e Israele (14 ottobre) valide per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Quest'oggi a rispondere alle domande dei giornalisti nell'aula magna di Coverciano c'è il centrocampista Bryan Cristante, convocato per la prima volta dopo l'Europeo 2024. 13.23 - Ha inizio la conferenza stampa. Da Berlino a oggi, cosa ti è rimasto dentro? "La Nazionale è sempre un obiettivo, è sempre bello essere qui. Era finita un po' male e sono contento di essere tornato, spero di vivere esperienze più belle di quell'ottavo di finale". Come ti trovi con Gattuso? L'avevi incrociato al Milan? "Sì, nei primi anni che salivo in prima squadra al Milan c'era ancora il mister che giocava. L'ho visto carico, l'ambiente è carico. Stiamo lavorando davvero nel modo giusto, con l'intensità giusta e con le idee giuste. Ci sono tutte le possibilità di fare un bellissimo percorso". Perché bisogna essere positivi? Come spieghi i recenti passi falsi? "Perché abbiamo un gruppo forte, stiamo lavorando davvero benissimo e c'è grande attaccamento alla maglia. Gattuso ha scritto la storia di questa Nazionale e trasmette questa voglia. Sui passi falsi, purtroppo non c'è la soluzione... Ci sono stati vari episodi, a volte anche un po' di sfortuna. Soprattutto il cammino verso lo scorso Mondiale, a volte c'è anche la componente sfortuna". Che caratteristiche di Gattuso hai ritrovato? Ci sono nuovi punti di riferimento nello spogliatoio? "Il mister è sempre stato un trascinatore, dà più del 100% negli allenamenti e questo l'ho ritrovato anche in Nazionale. Il gruppo è cresciuto, ci sono tanti ragazzi giovani con esperienza a livello europeo, qualche anno in più aiuta sempre. C'è più esperienza e una consapevolezza diversa, questo in gare delicate aiuta". Hai trovato differenze tra questo gruppo e quelli precedenti? "Ho trovato voglia di fare bene, alta intensità e tutti a disposizione. Un ambiente sereno dove è facile lavorare bene, questo credo sia fondamentale. Quando ci si trova bene l'uno con l'altro è fondamentale, soprattutto qui dove ci si frequenta solo per pochi giorni". In carriera hai fatto tutti i ruoli. Qui in Nazionale puoi giocare anche trequartista o incursore? In vista di Italia-Israele ci sono schiarite di pace... "Ho fatto un po' tutti i ruoli, sono a disposizione del mister. Io sono centrocampista ma non ho mai preferito troppo una posizione specifica, mi sono sempre trovato bene un po' ovunque. Alla seconda domande rispondo che è una notizia bellissima, siamo tutti contentissimi per quanto uscito stamattina. E' ciò che volevamo tutti e speriamo a Udine lo stadio possa riempirsi, abbiamo bisogno dei nostri tifosi per avere una marcia in più". Quante possibilità ci sono secondo voi di chiudere il girone al primo posto? E che pensieri ci sono circa i play-off? "Poco ma sicuro, vogliamo andare al Mondiale. Pensiamo partita dopo partita, poi si vedrà se sarà primo posto o play-off". Hai ritrovato i concetti che Gasperini esprimeva a Bergamo? Quanto vi manca per essere la Roma di Gasperini? "Ho ritrovato i suoi concetti di gioco, quelli che avevo già visto a Bergamo. In quel periodo giocavo un po' più avanzato, ora un po' più indietro. Per me siamo vicini a ciò che chiede, ci chiede qualche gestione migliore nella fase offensiva ma ci manca poco. E' solo questione di migliorare i dettagli". Come siamo messi in termini di centrocampisti? "Siamo messi bene, ce ne sono tanti anche di giovani. E' un ruolo dove ce n'è in abbondanza e che è un po' cambiato. Il calcio europeo è più intenso e bisogna interpretare bene entrambe le fasi. Si corre e contrasta di più e questo a livello europeo si accentua maggiormente". Cosa rappresenta per te questo ritorno in Nazionale? "Un orgoglio, è sempre un obiettivo essere qui. Bisogna sempre passare dal club per raggiungerla". Coma mai la Roma non è accreditata nella corsa per lo Scudetto? "Per le ultime stagioni, è un po' di anni che non raggiungiamo la Champions e il Napoli lo scorso anno ha vinto il campionato. Ci sono squadre più abituate di noi a stare lì in vetta, credo per questo". TMW - Credi Gattuso richiamando giocatori come te e Spinazzola premi di più il merito guardando meno all'aspetto giovani da lanciare? "Credo sia fondamentale il merito, la Nazionale è la cima, l'obiettivo da raggiungere. Per giocare in Nazionale devi avere anche una certa esperienza, un certo numero di partite. Credo sia giusto premiare il merito, chi sta facendo bene. Poi magari deve esserci anche spazio per i giovani, per iniziare a farli crescere, ma credo che alle fondamenta debbano esserci giocatori che dimostrano e che hanno dimostrato di essere importanti nei rispettivi club". Con tuo padre hai iniziato a parlare del Canada dove si giocherà parte del prossimo Mondiale? Che partita ti aspetti contro l'Estonia? "Mio padre è nato lì, i miei nonni si sono trasferiti lì per lavoro. L'atmosfera sarà tosta, non esistono partite facili e le insidie sono dietro l'angolo. Andiamo lì con un solo risultato da portare a casa, vogliamo vincere". Hai ricevuto tante critiche eppure poi nessuno rinuncia a te, perché pensi di essere indispensabile? "Di giocatori indispensabili ce ne sono pochi. Io penso al lavoro, al campo. Voglio solo far vedere che ci sono, poi le decisioni spettano sempre al mister. Voglio solo farmi trovare pronto, questo è ciò che ha pagato di più nella mia carriera e continuerò così fino alla fine. Parlo poco e mi concentro sul campo". 13.46 - Conclusa la conferenza stampa. I convocati del CT Gennaro Gattuso per le sfide contro Estonia e Israele Portieri - Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham); Difensori - Alessandro Bastoni (Inter), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Diego Coppola (Brighton & Hove Albion), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma), Destiny Udogie (Tottenham), Leonardo Spinazzola (Napoli). Centrocampisti - Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Hans Nicolussi Caviglia (Fiorentina), Sandro Tonali (Newcastle). Attaccanti - Nicolò Cambiaghi (Bologna), Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Riccardo Orsolini (Bologna), Roberto Piccoli (Fiorentina), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah).