Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / juventus / Altre Notizie
Brambati: "Milan, Leao deve svegliarsi. Cagliari, occhio a Palestra"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:42Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

Brambati: "Milan, Leao deve svegliarsi. Cagliari, occhio a Palestra"

Ascolta il podcast
tmwradio /
00:00
/
00:00
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore. A chi farebbe un appunto adesso? "A Leao. Gli direi che finalmente ha trovato l'allenatore giusto per quello che ha dentro e deve tirare fuori. C'è tutto per tornare ai livelli dell'anno dello Scudetto, quindi si deve svegliare. Questa sua apatia nell'affrontare gli impegni, al netto dell'infortunio che ha avuto e lo ha condizionato, ora ha tutto per rimettersi in riga e cercare finalmente di dimostrare di poter fare la differenza. Perchè ha le qualità fisiche e tecniche per fare la differenza". Juventus, cosa serve per svoltare? "Innanzitutto parto dal presupposto che non si può fare un paragone tra Motta e Tudor. Motta è stato un allenatore pensato per un anno, con una scelta ampia per poter andare a prendere Conte che era a casa. Chi lo ha scelto, lo ha fatto dopo 8 mesi almeno. Motta ha avuto a disposizione un mercato fatto da un dirigente che era già lì da un anno, quindi un mercato voluto nei minimi particolari. E parlo non solo del mercato in entrata ma anche in uscita. Tudor invece è arrivato per portare la barca in porto, è stato chiamato perché in quel momento l'unico allenatore che poteva fare 4 mesi di contratto era lui. Aveva un dna Juve, ma non era la prima scelta. E' diventato tale quando capiscono che Conte non può arrivare, Comolli arriva tardi". Caso Milan-Como, che ne pensa del botta e risposta Rabiot-De Siervo? "Ha espresso un'opinione da calciatore che deve andare in Australia per giocare una partita di Serie A. I soldi? Ho capito, ma quando gli hanno fatto il contratto a Rabiot e Leao non sapevano che sarebbero andati lì a giocare. Non esageriamo, perché i giocatori non sono figurine, sono atleti. E se tu li spremi, sono sempre quelli, accorci le carriere e aumenti gli infortuni, diminuendo lo spettacolo. Lo vedi col tennis, con quanto è accaduto a Shanghai. I calciatori dovrebbero dire la propria? Ma alla mia epoca era un altro calcio, ho visto fare degli scioperi per solidarizzare con quelli delle categorie inferiori. Oggi dei giocatori sono delle aziende, che pensano solo al loro orticello. Dovrebbero essere i big quelli che si espongono, perché giustamente hanno più visibilità". Che ne pensa del Cagliari di Pisacane? "Mi è piaciuto molto contro il Napoli, dove ha rischiato anche di vincere. Mi piace, doveva fare di più contro l'Udinese, ma vedo un allenatore con buone idee. E mi piace Palestra, che è un giocatore che potrebbe sorprenderci". E che ne pensa di Henrique e Diouf dell'Inter? "Di Diouf mi parlano benissimo, tanto è vero che lo voleva anche il Napoli. Bisogna avere pazienza, ma ha grandissime potenzialità. Henrique? Non ha convinto neanche me, l'ho visto anche al Mondiale per Club. Ma diamogli tempo di inserirsi". De Rossi, Palladino, Spalletti e Mancini: chi rientrerà in gioco quest'anno? "Penso De Rossi, perchè mi è piaciuto tantissimo alla Roma, mi piace la sua umiltà, il suo carattere, perché non è un allenatore caro e ha rescisso anche con la Roma. Se dovesse cambiare qualcuno, potrebbero pensare a lui. E' il nuovo che avanza e mi piacerebbe vederlo su un'altra panchina importante".