
Juventus Women, Canzi: "Roma forte, sono legato a Rossettini. De Jong? Siamo felicissimi"
Vigilia di gara per la Juventus Women, che domani affronterà la Roma Femminile in occasione della finale della prima edizione della Serie A Women's Cup: gara, quella della neonata competizione, che si giocherà allo stadio 'Romeo Menti' di Castellammare di Stabia, con fischio di inizio fissato alle ore 17:30. Alla vigilia della gara ha parlato in conferenza stampa il tecnico bianconero Max Canzi, queste le sue parole raccolte da TMW:
Sulla partita contro l’Inter?
"Si fanno sempre degli errori, rivedendola direi che per 3/4 di partita abbiamo fatto una buona gara, nel finale ci siamo chiuse perchè abbiamo avuto un po' di timore. Poi non dobbiamo dimenticarci che si giocava contro l’Inter che un avversario che è arrivato secondo in campionato, quindi non puoi pensare di dominare la partita. Anzi, la sofferenza è un punto di partenza, fondamentale, soffrire tutte insieme e venirne fuori è una caratteristica importante di ogni squadra".
Sulla Women’s Cup…
"Ci fa avvicinare in maniera graduale. Sono partite vere contro squadre di Serie A. La dimostrazione del fatto è che noi ci siamo qualificate facendo tanti goal contro il Napoli perchè vinciamo la prima, perdiamo la seconda, tutte partite vere, sono state brave le ragazze".
Che finale si aspetta?
"Oggi ho visto che ci guardano da tutto il mondo, quindi avere un bel numero di persone allo stadio sarebbe bello".
Ha qualche asso nella manica?
"Giocare una partita così ravvicinata non è semplice perchè le ragazze hanno bisogno di tempo per recuperare. Mi viene anche da dire, ma non è un alibi, abbiamo 24 ore in meno di recupero che su tre giorni è una bella percentuale. Mi riallaccio a ciò che ha detto Martina prima: ho una rosa di livello molto alto e quindi qualsiasi scelta io faccia mi permette di avere a disposizione giocatrici di altissimo livello, allo stesso livello di chi è partita titolare. Questa è la mia fortuna come allenatore della Juventus e la sfrutterò".
Che squadra è la Roma?
"Hanno cambiato tantissimo, partendo dalla guida tecnica. Hanno cambiato tanto a livello di rosa, un po' quello successo a noi lo scorso anno scorso. Rispetto a noi hanno cambiato più cose all'inizio dell'anno, più sistemi di gioco quindi stanno sperimentando. Mi aspetto una Roma all'altezza della situazione e con entusiasmo soprattutto a virtù della qualificazione in UWCL che non è stata facile per loro: hanno ribaltato la gara di andata e questo gli darà entusiasmo. Sono forti e diranno la loro per tutto il campionato. Noi favoriti? Lo accetto perchè abbiamo vinto due competizioni ma la Roma è forte ed è aperta a tutto la partita".
Un giudizio su De Jong?
"Siamo contentissimi di lei, si è presentata subito benissimo. Ci aspettavamo un'ottima giocatrice ed è un'ottima ragazza che si è fatta volere bene fin dai primi giorni. Sappiamo di avere tre portieri presenti: Pauline per quanto fatto è il primo portiere, De Jong ha dimostrato di poterci stare e abbiamo Capelletti che ogni volta che è stata chiamata in causa ha fatto molto bene".
Come sta Girelli?
"Abbiamo a disposizione una rosa di grandissime giocatrici, si parlava di difesa ma è così in tutti i reparti. Faccio delle scelte che possono essere dovute allo stato di forma nel momento, fisico, mentale, al fatto di avere giocatrici che possano subentrare perchè ci si dimentica che con i cinque cambi è cambiato il calcio. A volte c'è questo stato mentale che i titolari sono quelli che iniziano la partita. Il 50% delle giocatrici di movimento cambiano, io sono andato oltre questa cosa della titolarità soprattutto quando si giocano partite così ravvicinate".
A che punto siete della competizione?
"Difficile dare una percentuale. Non posso nascondermi dietro al fatto di aver iniziato da poco la stagione. Non siamo al 100% ma domani c'è un titolo in palio. A bocce ferme dico che siamo al 100% anche perchè se non lo fossimo non saremo in finale".
Ci saranno delle assenze?
"No, saremo tutte a disposizione, ci presenteremo con tutte le effettive pronte per giocare. Lo scorso anno abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Le ragazze sono state bravissime perchè arrivavano da due anni in cui avevano vinto meno. Siamo allineati sul percorso di evoluzione più che di crescita perchè non si può pensare nel mondo e nel calcio di stare fermi. O si migliora o si peggiora quindi bisogna cambiare qualcosa, adattarsi, evolversi. In questo senso siamo in evoluzione".
Ha parlato con Rossettini?
"Ho allenato Luca più anni e in più squadre. Siamo molto legati. Quando ha ricevuto queste prime attenzioni da parte della Roma ero una delle poche persone che lo sapeva. Io non l'ho convinto ma ho provato a trasmettergli il mio entusiasmo verso ciò che sto facendo e il mondo che ho trovato e che mi ha totalmente travolto. Conoscendolo penso che si adatti bene a questo mondo e può avere un livello di empatia molto alto con le sue giocatrici".
Quale sarà la chiave della partita?
"I numeri lasciano il tempo che trovano, ho sempre avuto difficoltà a scuola con i numeri, io sono un umanista. Sicuramente innanzitutto le ragazze che ho a disposizione, molte di loro, hanno un'esperienza superiore alla mia sulle finali, quindi sono loro che insegnano a me ad affrontare momenti e situazioni. In questo momento la posta in palio domani è veramente alta. Noi giocheremo per un trofeo che vogliamo portare a casa. Conta solo domani e come affronteremo la partita, ma sono sicuro che le mie ragazze faranno una grande partita, poi per il risultato vediamo cosa succederà".
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