
Bernardeschi prima di Koopmeiners e Lookman: "Ho lanciato la moda del certificato medico"
Federico Bernardeschi, attaccante del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista al podcast BSMT (leggi qui l'integrale) nel corso della quale ha toccato vari temi.
Tra le varie risposte date da Bernardeschi, anche quella sul complicato cambio di maglia dalla Fiorentina alla Juventus: "Il trasferimento è stato pesante. Non solo andavo alla Juventus, ma il numero 10 andava alla Juventus. E lo capisco, si guarda sempre una parte ed è facile magari insultare. Ci sta, fa parte del gioco. Ero un ragazzo di 23 anni, sono opportunità che uno può scegliere di cogliere o no, io decisi di sì. La Fiorentina mi ha dato tanto e questo non lo dimenticherò mai, è imprescindibile, al di là della scelta. La Juventus non era neanche l'unica squadra interessata. Lo fai consapevolmente, comunque, sai cosa può scatenare una scelta del genere. Fossi andato in un'altra società, sarebbe successo il 30-40% del rumore. Io avrei voluto anche ringraziare, alla fine la Fiorentina mi ha portato fino a lì e a Firenze ho tanti amici, sarò sempre grato alla città e alla società. Dieci anni dopo posso dirlo, in quel momento no. Anche l'avessi fatto, non sarebbe valso nulla per i tifosi viola. Mi hanno fatto uno striscione fuori dal Franchi, scrivendo cose pesanti. Comprensibilmente. Lo accetti, ti fai le ossa e vai avanti. Anche questo è nel percorso di crescita".
Ha quindi aggiunto lo stesso Bernardeschi, collegandosi idealmente ai suoi successori Koopmeiners e Lookman: "E tra l'altro fui il primo a lanciare la moda del certificato medico. Non mi presentai in ritiro, la trattativa non si sbloccava, la Fiorentina faceva storie anche se era bene o male fatta. Ma vuoi sempre dimostrare che è il giocatore a fare un determinato tipo di scelta, quando non è solo così. Volevano che andassi in ritiro per tre giorni, ma io sapevo che mi avrebbero ucciso se ci fossi andato. E lì scatta il certificato medico, prima che alla fine si sbloccasse tutto. Ma era una decisione di entrambi: se uno dei due non è d'accordo, non si fa".
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