Il 'rischia la giocata' spiegato da Bernardeschi: "L'ho trasformato nel mio inno"

Intervistato all'interno del podcast BSMT, l'attaccante Federico Bernardeschi non ha parlato solamente del suo presente al Bologna, ma anche di alcuni episodi legati al suo passato, più recenti o meno.
Tra i temi sui quali si è espresso Bernardeschi, anche il famoso tormentone 'rischia la giocata' che lo accompagna da un'intervista fatta a margine di una partita della Nazionale italiana nella stagione 2020/2021: "L'anno in cui ho giocato meno a livello di numeri era quello con Pirlo in panchina. Ed è successa una polemica inutile, con questo tormentone del 'rischia la giocata'. Per fortuna l'ho trasformato nel mio inno".
Spiega più nel dettaglio poi Bernardeschi: "Intanto premetto che con Pirlo non ho un bel rapporto, ma bellissimo. Mia moglie e la sua si sentono spesso! Lì sono state fraintese tante cose: giocavo e performavo poco, entravo in campo e non ci riuscivo. Io devo essere autocritico ed era giusto che quell'anno stessi in panchina. Con Pirlo non mi sono mai lamentato, infatti. Abbiamo un amico in comune e lui racconta che io ero l'unico a chiedergli come stava la mattina. Quando merito, merito, quando non merito, no, e lo vedo anche da solo. Poi però andavo in Nazionale e performavo: tanti parlavano del peso della maglia, ma ero alla Juventus da tre anni. Io non ho la verità in tasca, posso dire per me cosa non facevo in quell'anno, ma perché in un certo contesto non rendevo non lo so. Può essere la fiducia, una minore consapevolezza che ti abbassa l'autostima. Io dico che in Nazionale mi fanno rischiare la giocata, perché io mi sentivo più libero di esprimere. In un club hai obiettivi giornalieri, la competizione è completamente differente. In una società come la Juventus sei una pedina in mezzo a una scacchiera che deve vincere. E non puoi tirarti indietro. Se porti a casa zero trofei, alla Juve non interessa quanti gol hai fatto. E quell'anno tra l'altro abbiamo alzato due trofei. Se devi sacrificare te stesso ma alla fine hai risultati collettivi, va bene così. I tifosi a volte comprendono, altre no".
In conclusione, ha quindi ribadito Bernardeschi: "Il 'rischia la giocata' è partito come un meme e lì devi imparare a riderci sopra. Ce ne sono diversi di meme miei. Io ho un po' esagerato: prendiamoci anche un po' per il culo!".
