Altra X sulla ruota di Torino: la Juve sbatte su Paleari e sulla sua pareggite, 0-0 nel derby
Rieccola, la pareggite della Juventus. Dopo aver fatto capolino in Champions League, in un sabato che peraltro sinora ha fatto segnare solo risultati a reti bianche, il segno X torna protagonista anche in campionato nella nuova era inaugurata dall’arrivo in panchina di Luciano Spalletti. L’episodio numero 211 del Derby della Mole in partite ufficiali finisce sul risultato di 0-0: alla Vecchia Signora non basta far girare la palla meglio del Torino di Marco Baroni - squalificato, in panchina il vice Colucci - per averne ragione. Il tecnico di Certaldo, che “festeggia” i mille punti in Serie A (è solo il quinto a riuscirci, nella storia del massimo campionato italiano), potrà approfittare della sosta alle porte, nonostante le tantissime partenze di giocatori convocati dalle rispettive nazionali. Il Toro conquista il secondo risultato utile consecutivo nella stracittadina (non accadeva dal 2002), ma non riesce a fare uno sgambetto più grande dei problemi della Juve. La quale, più che dello scudetto, continua a doversi preoccupare della propria abitudine a fermarsi - quarto pari in undici giornate di campionato - e a come conquistare un posto nell’Europa dei grandi, dato che le altre non aspettano certo.
Il live TMW di Juventus-Torino
Il primo tempo del derby è un monologo bianconero senza sbocchi, dato che il risultato rimane fermo sullo 0-0 al rientro delle due squadre negli spogliatoi. Un po’ merito di Paleari, autore di una gran parata su Conceicao ma pure di un’uscita abbastanza rischiosa su Vlahovic, il resto lo fanno i bianconeri, che manovrano ma non pungono. Di granata si vede solo un accenno, Simeone fermato in uscita bassa da Di Gregorio.
La ripresa non racconta una storia particolarmente diversa, dall’inizio alla fine. I due allenatori movimentano sin da subito la serata con i cambi, forse mal digerito dal diretto interessato quello in corso di ripresa di Conceicao, ma il copione resta pressoché identico. Il Toro tira in porta una volta, e lo fa pure bene, con Che Adams: bella parata di Di Gregorio. Il resto è tanta Juve, accesa anche da Zhegrova mentre Yildiz offre una decina di minuti ai suoi livelli, ma non a sufficienza da portare a casa la vittoria. La “malattia” bianconera ha radici ben più profonde del nuovo corso spallettiano.
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