La Juventus punta la Lazio: Tudor valuta la conferma del 3-5-2
La Juventus, ieri, ha ripreso ad allenarsi in vista della gara contro la Lazio dopo il giorno di riposo concesso giovedì da Tudor. Il tecnico croato ha lasciato qualche ora libera per permettere alla squadra di rifiatare un po’, visto che a Madrid sono state spese diverse energie fisiche e mentali. Ieri, però, la Juventus è tornata alla Continassa e Tudor ha già cominciato a capire quali sono le condizioni fisiche dei suoi ragazzi. Infatti, i bianconeri devono ritrovare una vittoria che manca dal 13 settembre e la sfida contro la Lazio assume un’importanza fondamentale. La Juventus, però, deve risolvere anche un altro problema legato alla mancanza del gol. L’ultima rete segnata dalla Vecchia Signora è quella realizzata da Francisco Conceição a Villarreal. Perciò Tudor deve risolvere due problemi di un certo rilievo già a partire da domenica, dove servirà fare punti.
Dubbi in attacco.
Per la gara contro la Lazio, in casa Juventus resta il solito dubbio legato all’attacco. Inoltre, resta da capire quale sarà l’atteggiamento tattico dei bianconeri, se si vedrà ancora il 3-5-2 oppure se si tornerà al 3-4-2-1. Non è nemmeno da escludere una difesa a quattro, anche se sembra un’opzione più remota. A centrocampo, invece, si dovrebbe rivedere Locatelli, che contro il Real Madrid è partito dalla panchina; dopodiché, vicino a lui potrebbe esserci ancora Thuram e magari un turno di riposo potrebbe toccare a Koopmeiners. I nodi più grandi, però, restano in attacco, dove Vlahovic si candida per una conferma, ma David e Openda scalpitano per giocare dal primo minuto. Inoltre, Tudor dovrà decidere se puntare ancora su Yildiz. Il numero 10 bianconero è apparso stanco al Bernabeu e forse sembra essere arrivato per lui il momento di rifiatare. Anche perché il calendario della Juventus, dopo il match contro la Lazio, prevede altre quattro sfide tra campionato e Champions. Dunque, Tudor dovrà valutare se rinunciare a Yildiz contro la Lazio oppure se rimandare la possibilità che riposi contro l’Udinese. È possibile, invece, che domenica dal primo minuto si riveda Francisco Conceição. Il portoghese, a Madrid, è entrato solo nel secondo tempo ed è stato determinante in un salvataggio su Vinicius. Mentre è difficile che Zhegrova possa essere titolare, visto che ancora non è al top della forma; però, nelle prossime sfide potrebbe entrare a gara in corso.
Alla Juventus non servono alibi.
Ieri, Claudio Marchisio è stato protagonista di un evento che si è tenuto a Torino e non ha potuto fare a meno di parlare del momento che vive la Juventus: “Credo che ci voglia del tempo. Ormai abbiamo visto una Juventus che negli anni non sono mancati, credo, soltanto leader in campo, ma anche fuori è tutto un contesto che deve trovare il suo equilibrio, la sua identità dall’alto fino al campo, perché poi la parte inferiore della piramide sono i giocatori e per essere sereni i giocatori devono avere struttura sopra di loro. Ciò non vuol dire che non devono avere delle responsabilità, però le responsabilità bisogna darle a tutto il contesto e spero che la Juventus possa trovare la via più dritta e sicura per arrivare di nuovo ad ambire a vincere veramente quel contesto”. L’ex centrocampista bianconero ha poi sottolineato che alla Juventus non bisogna mai trovare alibi: “ Io credo che ovviamente cerca di aiutare la situazione e la sua squadra, ma nello stesso tempo indipendentemente dall’obiettivo reale che può avere la Juventus. La Juventus non deve mai trovare degli alibi sul calendario, la Juventus deve cercare di trovare la propria strada, di fare una prestazione come l’altra sera anche se poi ovviamente non tutto è perfetto, però c’è stata una grande reazione a Madrid e mi auguro che quella reazione diventi un qualcosa di concreto partita dopo partita, al di là del risultato, al di là del fatto che la Juventus scenda in campo e abbia almeno quella mentalità di giocarsela e non di trovare degli alibi”. Infine, l’ex centrocampista juventino ha parlato del rendimento di Koopmeiners: “Credo che ognuno di noi abbia le proprie idee su cosa può essere meglio o meno a livello di modulo o altro. Io sono sempre stato uno che è convinto che il centrocampo a tre possa dare delle soluzioni in più, ma più che il modulo è cercare più un'identità di uomini, cercare di avere dei giocatori che possono essere sempre più presenti in campo, partiamo da una partita e di cambiare il meno possibile, dico questo perché all'interno di questo centrocampo c'è stato Koopmeiners dove nei vari mesi, soprattutto anche quest'anno, cambia spesso ruolo e quindi credo che anche per lui non sia neanche semplice andare a trovare lui stesso un'identità dentro questa squadra. Quindi mi auguro che l'allenatore possa trovare un'identità il prima possibile per questa stagione che non sarà semplice".
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