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Napoli, di Sarri non è rimasto nulla. Gattuso, tutto da rifare. Ecco chi arriva a gennaio! Juve, sicuro che De Ligt valga più di Demiral? Toro horror, così noTUTTO mercato WEB
lunedì 16 dicembre 2019, 00:00Editoriale
di Michele Criscitiello

Napoli, di Sarri non è rimasto nulla. Gattuso, tutto da rifare. Ecco chi arriva a gennaio! Juve, sicuro che De Ligt valga più di Demiral? Toro horror, così no

Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
Sinceramente pensavamo che il malato fosse grave ma non gravissimo. Invece se è vero che Maurizio Sarri ha lasciato un Napoli che godeva di ottima salute, è preoccupante come Carlo Ancelotti abbia ridotto il Napoli. A pezzi. Gattuso cambierà questa squadra? Sicuramente ma occorre tempo. Il Napoli raggiungerà il quarto posto? Difficile. Molto probabile che il prossimo anno gli azzurri riposino il martedì e mercoledì e siano impegnati di giovedì. Perdere un girone di andata intero non è banale. Bisogna fare i miracoli nel ritorno e sperare che lì davanti crollino un paio di squadre. De Laurentiis ha poche colpe sul lato tecnico. Alzate la mano chi si aspettava un flop così clamoroso di Ancelotti a Napoli? Nessuno. Anzi, gli abbiamo fatto venti minuti di applausi per avere portato il guru della panchina sotto il Vesuvio. Ad un certo punto ogni carriera arriva alla fine. Importante è capirlo prima che se ne accorgano gli altri. Finiscono le carriere dei grandi attaccanti, dei grandi portieri e anche dei grandi allenatori. Il vero errore, commesso da De Laurentiis, è non aver capito, a fine dello scorso anno, che non ci sarebbe stato mai un ciclo Ancelotti. Altra grande colpa del Presidente è stata quella di avallare la decisione del Mister di dare troppo potere al figlio sul campo. Non ci si può improvvisare allenatori. Per fare esperienza ci sono piazze di serie D, serie C o la Primavera. Napoli è una cosa seria. Gattuso dovrà lavorare anche il 25 dicembre. Non che la cosa lo preoccupi ma questa squadra non può pensare di andare in vacanza; almeno con la testa. I problemi di spogliatoio sono secondari a quelli del campo. Basta vedere una partita del Napoli di Ancelotti e rivedere una partita del Napoli di Sarri. Dai dettagli capisci che di Sarri non c'è più nulla in questa squadra disorientata e senza alcun punto di riferimento. Da che mondo è mondo, allenatori preparati, quando la squadra sale fanno in modo che se un terzino attacca, l'altro resta sulla linea dei difensori. Con Sarri era così. Con Ancelotti salivano entrambi. Questa squadra è stata costruita male nei centrali difensivi. Koulibaly e Manolas hanno le stesse caratteristiche. Due grandi campioni ma entrambi di fianco avrebbero bisogno di un Albiol. Insieme sono 2 figurine uscite dalla stessa bustina. Cosa manca a questa squadra? Un play. E arriverà. Va ricercato sul mercato di gennaio con una certa urgenza. Oggi si alternano Allan e Fabian Ruiz, puoi arrangiare, certo, ma serve un play di ruolo. In attacco Milik dà le giuste garanzie, bisogna recuperare Insigne e concedergli almeno sette/otto 1 contro 1 a partita. Lozano è lontano dal top player che ci aspettavamo di vedere. Talento grezzo senza mezza istruzione. Ci vorrà tempo per rivedere un Napoli competitivo ma il vero problema è che nessuno si è reso conto che eravamo di fronte alla fine di un ciclo e non all'inizio di un nuovo percorso.
Tutto semplice per la Juventus, in casa con l'Udinese. La vera attesa è dall'urna per l'avversario di Champions. Sarri conosce i pericoli e vuole evitarli. Nel frattempo Ronaldo sta tornando in condizione e si vuole far trovare pronto per le gare di Champions che contano. Un ragionamento sulla difesa che già abbiamo fatto in passato ma che vorremmo rinforzare come concetto. Demiral non è inferiore a De Ligt, può esserlo e lo è a Chiellini ma in assenza del titolare è giusto che al fianco di Bonucci giochi il più in forma e non il più costoso. Demiral ha grossi margini di crescita e il vero colpo è stato fatto con il Sassuolo più che con l'Ajax. E con questo non stiamo etichettando come "bidone" De Ligt. E' solo giusto puntare su chi è realmente più in forma. Per fortuna la formazione la decide Sarri e non il commercialista della Juventus.
Continua l'annata nera del Torino che riesce a sporcare anche le prestazioni più semplici. Vincere a Verona, quest'anno, non sarà facile per nessuno ma se hai la bravura di andare avanti 3-0 e ti fai rimontare in pochi minuti tre gol significa che questa squadra non è scarsa ma viaggia con l'interruttore. On/Off. Non puoi uscire dal campo sullo 0-3 perché il calcio è strano e le squadre di Juric non mollano mai. Alla gara di ieri del Toro non c'è spiegazione se non quella che ogni anno che tornerai al Bentegodi i giornalisti parleranno di quel famoso precedente quando vincevi 3-0 e hai pareggiato 3-3. Tra trent'anni ne parleranno ancora i nostri figli e i nostri nipoti perché a volte è meglio perdere con onore che pareggiare disonorando la maglia che indossi.