Vlahovic resta, per ora. Ma il rinnovo con la Fiorentina cambierebbe davvero qualcosa?
Ora però c'è da arrivare all'agognato prolungamento di contratto, ammesso che cambierebbe davvero qualcosa.
Il rinnovo fa davvero la differenza? Chiuso il mercato, con la Juventus e non solo alle porte, Vlahovic e Commisso, di agenti e dirigenti muniti, si siederanno al tavolo delle trattative. I due sono i grandi protagonisti della vicenda e del resto il rapporto (ottimo) tra bomber e presidente è noto a tutti nonché sponsorizzato dai social. Parleranno dal rinnovo, anche se il grande punto di domanda è se farebbe davvero la differenza: se Vlahovic non prolungherà, l'estate prossima saluterà Firenze. Viceversa, se firmerà il rinnovo, quasi sicuramente sarà prevista una clausola risolutiva a cifre inferiori rispetto a quei 100 milioni e quindi saluterà comunque Firenze. Paradossalmente, se l'obiettivo fosse tenerlo anche in futuro, alla società converrebbe tirarla per le lunghe, puntando sui risultati: una Fiorentina che corresse in campionato, magari raggiungendo l'Europa, sarebbe il miglior biglietto da visita per la permanenza di Vlahovic. Ammesso che, come già accaduto per Chiesa, il no alla cessione l'anno prima non sia solo l'antipasto per il sì dell'anno dopo.