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McKennie, Kulusevski e gli altri. La Juventus boccia i suoi giovani
Un anno fa doveva essere il vento del rinnovamento. Facce nuove, un'infortunata di giovani, da Weston McKennie a Dejan Kulusevski. Due da tenere d'occhio perché novità nel firmamento Juventus, con un Andrea Pirlo in panchina che sperava in un calcio liquido, quasi da parco divertimenti. Non è andata esattamente così, al netto delle vittorie - due, la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia ai danni dell'Atalanta - e del quarto posto arrivato per il rotto della cuffia chiamato pareggio del Napoli a Verona.
Bocciatura per Kulusevski, può finire sul mercato già da gennaio.
Ora però la situazione sembra cambiata, completamente. Allegri sta cercando la propria quadratura del cerchio, anche facendo scelte impopolari. Lo ha fatto con Matthijs de Ligt, probabilmente il miglior giovane del campionato italiano, finito in panchina con Bonucci e Chiellini a fare da Scilla e Cariddi. Non possono farlo per tutta la stagione, questo è pacifico, avere una alternativa così fa più che comodo. Anzi, un terzo titolare. Però l'idea è che non ci sia spazio per esperimenti, per aspettare nessuno. Neanche se sei stato riscattato la scorsa estate, oppure se per averti c'è stato un anticipo sull'Inter a suon di milioni.
McKennie era il cedibile quest'estate, perché l'unico centrocampista con uno stipendio quasi umano, non i 7,5 di Rabiot e di Ramsey, oppure l'ammortamento monstre di Arthur. Era sacrificabile, anche più di Bentancur, perché Allegri il sudamericano lo conosce bene e si fida di lui a centrocampo. Invece per lo svedese Kulusevski si tratta di una bocciatura abbastanza sonante. Già a gennaio potrebbe salutare, oppure essere scambiato. Questione di mancata crescita, forse esplosione. Potrebbe capitare da un'altra parte, ma la Juventus è pronta a prendersi il rischio.
Bocciatura per Kulusevski, può finire sul mercato già da gennaio.
Ora però la situazione sembra cambiata, completamente. Allegri sta cercando la propria quadratura del cerchio, anche facendo scelte impopolari. Lo ha fatto con Matthijs de Ligt, probabilmente il miglior giovane del campionato italiano, finito in panchina con Bonucci e Chiellini a fare da Scilla e Cariddi. Non possono farlo per tutta la stagione, questo è pacifico, avere una alternativa così fa più che comodo. Anzi, un terzo titolare. Però l'idea è che non ci sia spazio per esperimenti, per aspettare nessuno. Neanche se sei stato riscattato la scorsa estate, oppure se per averti c'è stato un anticipo sull'Inter a suon di milioni.
McKennie era il cedibile quest'estate, perché l'unico centrocampista con uno stipendio quasi umano, non i 7,5 di Rabiot e di Ramsey, oppure l'ammortamento monstre di Arthur. Era sacrificabile, anche più di Bentancur, perché Allegri il sudamericano lo conosce bene e si fida di lui a centrocampo. Invece per lo svedese Kulusevski si tratta di una bocciatura abbastanza sonante. Già a gennaio potrebbe salutare, oppure essere scambiato. Questione di mancata crescita, forse esplosione. Potrebbe capitare da un'altra parte, ma la Juventus è pronta a prendersi il rischio.
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