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Raiola non si espone sul futuro di De Ligt: l’olandese punta a essere una colonna della Juve
I rientri post impegni con le nazionali sono cominciati e, questo pomeriggio, si concluderanno con il ritorno alla Continassa dei sudamericani (c’è grande attesa per la verifica delle condizioni di Paulo Dybala, oggi gli esami) e degli ultimi europei. Oggi, chi in condizioni migliori chi peggiori, Massimiliano Allegri ritroverà tutti i suoi giocatori a due giorni dalla sfida del tardo pomeriggio di sabato dell’Olimpico contro la Lazio: tra questi anche Matthijs de Ligt, reduce dalla qualificazione ai mondiali con la sua Olanda.
De Ligt: progetto e colonna portante.
Punto primo: De Ligt si trova molto bene a Torino, alla Juventus oltre che nel calcio italiano e nel bel paese. Ha imparato in poco tempo la lingua, si è adattato velocemente al cambio di vita. È altrettanto certo però che attorno a una figura tra le più promettenti, e lui ne è ben consapevole, ci si attenda un progetto vincente e futuribile. Quello che la Juve sta provando a impostare, con più di qualche piccolo inciampo negli ultimi mesi. Così come una fiducia totale, perché sì, De Ligt è stato tra i più utilizzati della rosa ma, tolta la sfida col Chelsea, l’olandese è andato in panchina in tutti gli scontri diretti giocati dalla Juve finora.
Raiola non si espone e non chiude porte.
E nella giornata di ieri Mino Raiola, agente dell’ex Ajax, a margine dell'Assemblea I.A.F.A (Italian Association Football Agent) a Roma, non si è sbottonato sul futuro del numero 4: “In prospettiva ancora alla Juventus? Questa intervista dovremmo farla a maggio, ora siamo a novembre... in questo momento un'intervista così non va bene”. Né sì né no, a libera interpretazione. Con le pretendenti che di certo non mancano, con un contratto in scadenza fra due anni e mezzo, con una clausola rescissoria da 150 milioni attivabile da giugno 2022 ma con la volontà del ragazzo di costruire un futuro, vincente, alla Juventus.
De Ligt: progetto e colonna portante.
Punto primo: De Ligt si trova molto bene a Torino, alla Juventus oltre che nel calcio italiano e nel bel paese. Ha imparato in poco tempo la lingua, si è adattato velocemente al cambio di vita. È altrettanto certo però che attorno a una figura tra le più promettenti, e lui ne è ben consapevole, ci si attenda un progetto vincente e futuribile. Quello che la Juve sta provando a impostare, con più di qualche piccolo inciampo negli ultimi mesi. Così come una fiducia totale, perché sì, De Ligt è stato tra i più utilizzati della rosa ma, tolta la sfida col Chelsea, l’olandese è andato in panchina in tutti gli scontri diretti giocati dalla Juve finora.
Raiola non si espone e non chiude porte.
E nella giornata di ieri Mino Raiola, agente dell’ex Ajax, a margine dell'Assemblea I.A.F.A (Italian Association Football Agent) a Roma, non si è sbottonato sul futuro del numero 4: “In prospettiva ancora alla Juventus? Questa intervista dovremmo farla a maggio, ora siamo a novembre... in questo momento un'intervista così non va bene”. Né sì né no, a libera interpretazione. Con le pretendenti che di certo non mancano, con un contratto in scadenza fra due anni e mezzo, con una clausola rescissoria da 150 milioni attivabile da giugno 2022 ma con la volontà del ragazzo di costruire un futuro, vincente, alla Juventus.
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