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TMW RADIO - Valentini: "Juventus, nella testa di Agnelli c'è troppa Europa e poca Italia"
Ospiti: Stefano Impallomeni, Massimo De Luca, Antonello Valentini,
Maracana con Susanna Marcellini e Lorenzo Beccarisi
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A intervenire a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex dirigente FIGC Antonello Valentini. Ecco le sue parole:
Juventus, cosa aspettarsi dal cda?
"Nulla, è stata intrapresa una strada dalle quale non si vuole uscire. C'è stata un po' di malasorte, vedi gli infortuni. Non c'è dubbio che il clima nel club e nella squadra comincia a diventare imbarazzante. Non so cosa voglia fare Agnelli, ma bisognerebbe mettere mano, a partire dallo staff dirigenziale e ricreare condizioni di maggiore serenità e lungimiranza. Anche questa è stata infatti una campagna acquisti che non ha dato l'idea che si segua un programma. Se la Juve non si qualifica alla prossima Champions e non passa questo turno sono danni di milioni di euro. Nella testa di Agnelli c'è troppa Europa e poca Italia. Si è dedicato troppo a UEFA, Superlega e ha perso di vista i problemi in sede. Non lo hanno aiutato nè Arrivabene, che ha bisogno di fare esperienza. Ma anche Nedved. Credo che anche lo staff dirigenziale dovrebbe interrogarsi, nel momento in cui parla di esonero di Allegri".
Cosa succede nel rapporto Bonucci-Allegri?
"E' proprio in queste emergente che conta il ruolo della società. Allegri ha certamente i suoi torti, ma ce c'è un vice-presidente che gli rema contro e un ad che fa battute sullo stipendi del tecnico...vedo lo stile Juventus che non c'è più. E' saltata la sintonia che serve per rendere bene. Questa Juve non corre, cammina, e ha tanti infortunati. La società è fondamentale per dare segnali di avvertimento al gruppo. E' una società che non riconosco più".
Come legge la non convocazione in Nazionale di Zaniolo?
"Quando entriamo nei comportamenti, credo che Mancini abbia diritto di fare le sue valutazioni. E' un ragazzo che deve ancora migliorare sul piano comportamentale. Credo sia stato punito per qualche mancanza di stile. Se il ct non dà dei segnali, si creano dei precedenti pericolosi".
Juventus, cosa aspettarsi dal cda?
"Nulla, è stata intrapresa una strada dalle quale non si vuole uscire. C'è stata un po' di malasorte, vedi gli infortuni. Non c'è dubbio che il clima nel club e nella squadra comincia a diventare imbarazzante. Non so cosa voglia fare Agnelli, ma bisognerebbe mettere mano, a partire dallo staff dirigenziale e ricreare condizioni di maggiore serenità e lungimiranza. Anche questa è stata infatti una campagna acquisti che non ha dato l'idea che si segua un programma. Se la Juve non si qualifica alla prossima Champions e non passa questo turno sono danni di milioni di euro. Nella testa di Agnelli c'è troppa Europa e poca Italia. Si è dedicato troppo a UEFA, Superlega e ha perso di vista i problemi in sede. Non lo hanno aiutato nè Arrivabene, che ha bisogno di fare esperienza. Ma anche Nedved. Credo che anche lo staff dirigenziale dovrebbe interrogarsi, nel momento in cui parla di esonero di Allegri".
Cosa succede nel rapporto Bonucci-Allegri?
"E' proprio in queste emergente che conta il ruolo della società. Allegri ha certamente i suoi torti, ma ce c'è un vice-presidente che gli rema contro e un ad che fa battute sullo stipendi del tecnico...vedo lo stile Juventus che non c'è più. E' saltata la sintonia che serve per rendere bene. Questa Juve non corre, cammina, e ha tanti infortunati. La società è fondamentale per dare segnali di avvertimento al gruppo. E' una società che non riconosco più".
Come legge la non convocazione in Nazionale di Zaniolo?
"Quando entriamo nei comportamenti, credo che Mancini abbia diritto di fare le sue valutazioni. E' un ragazzo che deve ancora migliorare sul piano comportamentale. Credo sia stato punito per qualche mancanza di stile. Se il ct non dà dei segnali, si creano dei precedenti pericolosi".
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