Gabriele Alesi, il "Kakà siciliano" nel futuro del Milan
Il settore giovanile ha rappresentato una delle grandi soddisfazioni di casa Milan, negli anni di magra vissuti dalla prima squadra. E dalle parti del Vismara scalpita un nome nuovo da seguire, che arriva dalla Sicilia e per ruolo e movenze ricorda un grande ex rossonero.
United beffato - Gabriele Alesi è uno dei profili da tenere d’occhio per il prossimo futuro. Nato a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, il classe 2004 è cresciuto nella scuola calcio Adelkam di Alcamo, attirando su di sé gli occhi degli scout italiani e internazionali, vista l’incursione in terra siciliana fatta in tempi non sospetti da parte degli osservatori del Manchester United. Nell’estate 2017, però, il guizzo decisivo è stato quello del Milan, che lo ha bloccato per poi portarlo al Vismara nel gennaio 2018. E l’investimento rossonero sta dando i suoi frutti, considerate le soddisfazioni che Gabriele è riuscito a togliersi anche nel 2019/20, prima dello stop imposto dal coronavirus. Faro dell’Under 16 e promosso anche in Under 17, con la quale ha debuttato segnando e propiziando il successo contro il Pordenone, Alesi si è confermato presente in pianta stabile nel giro delle nazionali azzurre, con le quali vanta già 16 presenze e due reti.
Kakà di Sicilia - Trequartista o seconda punta, che spicca per fantasia e creatività, Alesi è un diamante grezzo che però lancia già riflessi di primissimo livello. Facilità di dribbling e capacità balistiche sono degne di nota, così come le sue giocate capaci di spaccare in due le difese avversarie, eseguite con apparente facilità. Per caratteristiche e movenze il classe 2004 fa tornare alla mente il primo Kakà, quello ancora in fase di fioritura appena arrivato in rossonero. Per poter sognare di raggiungere i livelli del brasiliano, Gabriele dovrà completare il proprio sviluppo muscolare, lavorando come sta facendo su una struttura fisica ancora in divenire, come è normale che sia vista l’età. I sani valori di una famiglia sempre presente, anche a migliaia di chilometri di distanza, la sua fame di calcio e la sua voglia di arrivare in alto fanno ben sperare. Tempo al tempo, ma il Milan già culla il pensiero di avere in casa il talento del futuro.