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PAGELLE Verona - Lazio: Pedro a metà, Provedel senza paura. Immobile non al top
martedì 7 febbraio 2023, 07:22Il punto di
di Carlo Roscito
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it

PAGELLE Verona - Lazio: Pedro a metà, Provedel senza paura. Immobile non al top

PROVEDEL 7: Due parate complicatissime, una per tempo. La prima, capendo la direzione del rimbalzo nonostante il velo davanti a lui. La seconda correndo incontro a Doig per chiudergli più specchio possibile. Interventi fondamentali con il risultato in equilibrio.

MARUSIC 6,5: Per fortuna che era affaticato… Dimostra di aver il passo per sovrapporsi a Pedro, dietro non si distrae, nella ripresa se la rischia ma prende il pallone e salva tutto.

CASALE 5,5: Ngonge lo brucia perché salta prendendo la rincorsa, non riesce a staccare come l’avversario e nemmeno a disturbarlo. I movimenti con la linea sono giusti, tranne che sulla punizione del pareggio. Paga la difesa a zona sul piazzato.

ROMAGNOLI 6: Senza strafare, esperienza e lettura delle situazioni. Anticipa il diretto avversario, soprattutto di testa vince quasi tutti i duelli.

HYSAJ 5,5: L’approccio è convincente, sulla falsariga delle ultime prestazioni. Poi passano i minuti e aumentano le leggerezza, con il sinistro aveva regalato a Doig un involontario assist d’oro.

MILINKOVIC 6,5: Peccato che la Lazio non riesca a sfruttare tutti i palloni puliti dalla sua qualità e fisicità: la soluzione sul pressing del Verona è spesso il lancio lungo per lui. Ispirato soprattutto fino all’intervallo, poi cala insieme al resto dei compagni.

CATALDI 6: Condizionato forse dal dolore alla coscia sinistra, rientra negli spogliatoi zoppicando, un attimo dopo aver regalato a Pedro l’assist del vantaggio. Grossi meriti sul timbro dell’1-0. Nel secondo tempo gestisce male un paio di palloni che diventano dolorosi per il fallo ingenuo commesso da Pedro.

Dal 59’ VECINO 6: Mezz’ora in regia, scelto più per l’interdizione e limitare i danni di una ripresa cominciata male.

LUIS ALBERTO 5: Ormai il sacrificio e le rincorse sono diventate una prassi delle sue prestazioni. Oggi gli manca l’illuminazione, il passaggio decisivo, quello che è sempre stato la sua arma migliori. Calci piazzati rivedibili. Anzi, meglio non rivederli.

PEDRO 6,5: Si gira come un carillon per infilarla all’incrocio col mancino: piroetta d’autore, con un gesto tecnico si fa perdonare alcune imprecisioni precedenti. Da un curriculum e un’intelligenza simile non ci si aspetta però un fallo del genere: regala al Verona una possibilità che si poteva - doveva - evitare.

IMMOBILE 5: Una vitaccia per il modo di giocare del Verona. Aumenta il minutaggio, ma lo stato di forma è quello che è: con un’altra gamba avrebbe gestito sicuramente meglio le sponde aeree di Milinkovic. Col sinistro non centra la porta, a volte potrebbe calciare e invece serve il compagno vicino. Di solito, da lì, scoppia il pallone con il destro.

Dal 68’ FELIPE ANDERSON 6: Neanche un tiro, più utile nel legare il gioco e nei ripiegamenti che nelle finalizzazioni.

ZACCAGNI 6,5: Gli spunti migliori per creare i presupposti per segnare. L’1-0 nasce da un suo velo e dribbling sulla sinistra, nella ripresa salta Hien e purtroppo strozza il tiro. Ci ha abituato a cose migliori, ma almeno ci prova fino in fondo. Il tacco finale sarebbe stato annullato da un fischio arrivato preciso preciso sulla sua conclusione (forse un pizzico dopo).

ALL. SARRI 5,5: La Lazio va avanti e viene ripresa, di nuovo nel primo quarto d’ora del secondo tempo. Poteva essere terzo posto in solitaria, rimane il rammarico per la rete presa da punizione difesa con superficialità. Effettua soltanto due cambi su cinque, magari non sarebbe cambiato nulla, ma sarebbe forse servito un po’ più di coraggio.

Pubblicato il 6/02