Caso Juventus, Gravina: "Carta Covisoc? In Italia vige la cultura del sospetto..."

Continua a tenere banco la questione dell'ormai famosa 'Carta Covisoc' che la federazione ha consegnato agli avvocati della Juventus in merito all'inchiesta Prisma che ha penalizzato i bianconeri con -15 punti in classifica. Sul tema ha detto la sua proprio il presidente Gabriele Gravina: "Nel nostro Paese c'è una cultura del sospetto diffusa. E' una strategia, un metodo di lavoro che fa parte del nostro paese e mi stupisce che si segua questa cultura.

Capisco le diverse strategie, ma è evidente il modo di lavorare all'interno della Figc che io ho dichiarato dal primo istante, tracciando perfettamente i contenuti di quelle due mail. Non c'è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. E' una modalità operativa di studio che si è trasformata in una forma di esaltazione, una modalità per trovare un grimaldello", queste le sue parole riportate dall'Ansa.