
Lazio, la crisi dell'attacco è preoccupante: il dato che spaventa Sarri
RASSEGNA STAMPA - La verità è che ieri, nella partita persa 2-0 contro il Milan, la Lazio in porta ha tirato e anche spesso. Il problema è che quasi tutte le conclusioni erano tutte prive di pericolosità e ben lontane dall'impegnare Maignan. Sarri parla di 'ciofeche', facendo riferimento ad alcune conclusioni dal limite, in circostanze di superiorità numeriche, in cui si poteva produrre qualcosa in più di un tiro centrale e lento. Nel giro di un anno, ma anche meno, la Lazio è passata dall'essere la squadra incisiva, con un rapporto tra occasioni create e gol fatti da primi in classifica, all'essere una rosa che si è dimenticata come si fa gol, scivolando in diciottesima posizione.
Come riporta il Corriere dello Sport, sono sette le reti fatte in altrettante partite. In attacco l'unico a essere andato in gol più di una volta è Immobile, sfortunato nel colpire anche tre legni, poi la rete l'ha gonfiata solo Zaccagni. La crisi dell'attacco è evidente, ed è una crisi che dopo qualche giornata inizia a preoccupare seriamente Maurizio Sarri e il suo staff: urgentemente alla ricerca di una soluzione.







