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Lazio | Sarri, urge una svolta: anche nelle parole...TUTTO mercato WEB
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lunedì 2 ottobre 2023, 07:30Editoriale
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio | Sarri, urge una svolta: anche nelle parole...

La sconfitta di Milano, contro i rossoneri di Pioli, ha spezzato quel filo d’entusiasmo che s’era creato dopo il successo contro il Torino dell’infrasettimanale. I gol di Pulisic e Okafor spingono la Lazio nei bassifondi di una classifica che a guardarla oggi fa spavento. Sette punti in sette gare giocate e una media - di un punto a partita - che non garantirebbe nemmeno la salvezza. Ovviamente c’è tempo e modo per recuperare e nessuno pensa che la classifica della Lazio, a fine anno, sarà tanto anonima. Ma è evidente che serva una svolta. Una svolta che deve arrivare dai giocatori e da un allenatore che fin qui sta faticando a tenere dritta la barra di una nave che sta affrontando una tempesta che forse così forte nessuno s’aspettava. Perché è vero che il calendario della Lazio è stato finora tremendo, peggiore rispetto a tutte le altre big del campionato, ma è pur vero che i biancocelesti hanno perso punti sanguinosi contro Lecce, Genoa e Monza, squadre che erano ampiamente alla portata.

SCOSSA - Immaginate la classifica oggi se fossero arrivati sei o sette punti da quelle tre sfide. La Lazio sarebbe a ridosso della zona Champions, pur avendo perso contro Juventus e Milan in trasferta, sconfitte amare certamente, ma comunque preventivabili sulla carta. La Lazio invece ha pagato dazio quando non doveva, quando non poteva permetterselo, mettendosi nella condizione di dover pensare di andare a strappare punti su campi storicamente avversi. Alle porte ci sono due partite molto importanti e delicate. Contro il Celtic e l’Atalanta serve una sterzata, vincere queste due gare significherebbe mettere un bel mattone nella costruzione del discorso qualificazione in Champions e ripartire in campionato, andando poi alla sosta con un morale diverso. Compito di Sarri cercare di dare una scossa al gruppo, di motivarlo, stimolarlo. Le dichiarazioni del tecnico toscano, fin qui, non hanno sempre convinto. Anzi. Le lamentele rispetto al calendario, le tante allusioni all’estrema difficoltà di migliorarsi o quantomeno di confermarsi, possono aver inciso sulle motivazioni e sulla psiche di un gruppo che spesso ha dato dimostrazione di non essere il più solido sotto questo punto di vista.

BASTA ALIBI -  Nel post gara di San Siro, inoltre, Sarri s’è lasciato andare a parole sul mercato che in società non hanno riscosso apprezzamenti. È evidente che Sarri avesse chiesto inizialmente Berardi, Frattesi o Zielinski, Milik o Sanabria, Ricci, ma è altrettanto evidente che i giocatori acquistati non siano proprio gli ultimi arrivati. Guendouzi e Kamada hanno una storia e uno spessore - anche internazionale - che raramente s’era visto nel curriculum dei giocatori acquistati nell’era Lotito. Certe parole possono dividere più che unire un ambiente che ora invece deve compattarsi. Andando chissà anche a intaccare il morale dei nuovi che hanno responsabilità piuttosto limitata nelle sconfitte contro Genoa e Lecce, gare nelle quali a mancare è stata la vecchia guardia. La svolta deve arrivare da Sarri, deve arrivare dal campo e anche da una comunicazione diversa che offra meno alibi a se stesso, alla squadra e all’ambiente. “Osare, credere, spavaldi di essere” recitava una vecchia scenografia della Nord: ecco questa Lazio deve osare e credere. Credere di essere forte, di poter ancora svoltare una stagione cominciata sottotono, ma che non è finita al tramonto di settembre e che può ancora dire tanto sul valore e le ambizioni della squadra.

Pubblicato il 01-10 alle 21:00