Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / L'Angolo di Calcio2000
La frattura tra il Napoli e Kvara deve far riflettere…TUTTO mercato WEB
mercoledì 19 giugno 2024, 08:03L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

La frattura tra il Napoli e Kvara deve far riflettere…

A Napoli non si parla d’altro. Le dichiarazioni dell’agente e del padre di Khvicha hanno scatenato un putiferio. Entrambi, in maniera chiara, hanno fatto capire che il georgiano non può restare a Napoli e saltare un anno di Champions League. Ovviamente, il club azzurro ha risposto duramente, ricordando che la giovane stella ha ancora tre anni di contratto… Insomma, una frattura decisamente profonda che rischia di minare il lavoro (complicato) che attende Conte. Non è la prima volta che, attraverso le parole di chi gli sta accanto o di chi ne cura gli interessi, un giocatore manifesta la sua voglia di andarsene e, sicuramente, non sarà l’ultima… Il problema? Come spesso accade, i soldi… Kvara è arrivato, da sconosciuto, a Napoli nell’estate 2022. Il suo ingaggio di allora, pari a circa 1,3 milioni di euro, è rimasto lo stesso in questi due anni. Nessun adeguamento dopo la vittoria dello Scudetto e neppure (verrebbe da dire, ovviamente) dopo la disastrosa ultima stagione. Sullo sfondo, il PSG che è pronto a garantire al georgiano uno stipendio principesco, pari a nove milioni di euro (più bonus) a stagione, pare sino al 2029… Pensare che la frizione tra Kvara e il Napoli non sia riconducibile al dio denaro diventa complicato, no?
Ormai, nel calcio moderno (ma, in realtà, anche in passato era così, sebbene in maniera più velata), a comandare è il dio soldo. Quando si fa qualcosa di buono, c’è la volontà, immediata, di monetizzare. E si persegue quell’obiettivo a tutti i costi, senza guardare in faccia a nessuno. Chi ritiene che Kvaratskhelia stia mancando di rispetto ai tifosi partenopei si sbaglia di grosso. Vero, l’hanno accolto e amato sin da subito, inneggiandolo a loro idolo incontrastato ma, a conti fatti, l’ambizione economica è spesso più forte dell’amore per i colori della squadra del momento. Non riguarda solo il georgiano ma tanti giocatori professionisti. Tutti dicono di fare determinate scelte per “il bene della propria carriera” ma, il più delle volte, sembrano decisioni che portano soprattutto lauti benefici al proprio conto in banca. Non bisogna essere ipocriti, anche tantissimi di noi lo farebbero. La società si basa su valori che non contemplano più i sentimenti, quelli veri. Tutto è business e, quindi, ogni dichiarazione va letta sempre con attenzione. Anche quelle dell’agente di Kvara e del suo interessato padre… Lo dico da sempre: il calcio è del popolo ma i top player sono di chi se li può permettere. Una riflessione va fatta: cosa accadrà nel prossimo futuro con queste anomalie economiche che minano la stabilità del sistema calcio? Un anno fa si diceva che sarebbero andati tutti in Arabia… Qualcuno ci è andato e altri sono pronti ad andarci… Il destino dei campionissimi è già segnato? Magari per qualcuno ma, per fortuna, all’orizzonte ci sono tanti Kvara che sognano di diventare dei top player e su quelli bisogna concentrarsi ma senza commettere l’errore di innamorarsi troppo di loro. Prima o poi, ci sarà qualcuno che ce li porterà via… Una volta, negli anni ’90 e primi anni Duemila, eravamo noi a soffiare i migliori agli altri, ora siamo noi quelli che vengono derubati. È una ruota che gira, anzi è un pallone che rotola…