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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 3 maggioTUTTO mercato WEB
Oggi alle 01:00Serie B
di Alessandra Stefanelli

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 3 maggio

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti.
DOVBYK SOTTO ESAME: 4 PARTITE PER STABILIRE SE IL SUO FUTURO PUÒ ESSERE ANCORA A ROMA. MILAN, THEO HERNNADEZ MIGLIORATO NELLE PRESTAZIONI: ADESSO IL RINNOVO È POSSIBILE. IL NAPOLI SULLA SCIA DELLA JUVENTUS: SE CONTE DOVESSE SALUTARE IL PREFERITO È MAX ALLEGRI. INTER, IL GIOVANE SALCEDO SUL PRESTITO: "FUTURO? VINCO QUI, POI VEDREMO IN ESTATE”. 'CHICO' CONCEICAO, FUTURO LONTANO DALLA JUVE MA NON DALL'ITALIA? CI PENSA LA ROMA

In un momento in cui la squadra ha bisogno del massimo da tutti, Claudio Ranieri sceglie di difendere Artem Dovbyk dalle critiche. Con 16 gol al primo anno in giallorosso, l’attaccante ucraino ha dato un contributo importante, ma continua a deludere nei match di alto livello, dove spesso sparisce dal gioco. Ranieri, a quattro gare dalla fine, ha cercato di motivarlo in conferenza stampa: "Credo ancora in lui, ha margini di crescita. Non è stato un acquisto sbagliato, ha già portato punti importanti, ma deve migliorare".
Il tecnico evita di parlare di giocatori incedibili, ma il messaggio è chiaro: Dovbyk deve incidere di più nella manovra e rendersi protagonista anche contro le big. Finora, ha segnato solo un rigore in uno scontro diretto e, contro l’Inter, ha offerto una prestazione opaca: pochi tiri, pochi passaggi, tanti palloni persi e zero impatto fisico.
Ora ha quattro partite per cambiare rotta e convincere la dirigenza a puntare ancora su di lui. Intanto dalla Spagna rimbalza la voce di un possibile ritorno al Girona, dove i suoi sostituti hanno deluso. Dovbyk, in silenzio, si prepara: vuole tornare ad essere la “macchina” che la Roma aveva acquistato. Lo scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Il cambio di modulo lo ha rigenerato. La stagione di Theo Hernandez è stata caratterizzata da diversi bassi e qualche alto. Il passaggio di mister Conceiçao al 3-4-3 ha però aiutato il terzino francese ad esprimersi al meglio e a ritrovare lo smalto di un tempo. Dalla gara di Udine, serata in cui è stato varato il nuovo assetto tattico, l’esterno è cresciuto di rendimento facendo vedere ottime cose in fase di spinta e creando diversi pericoli all’area di rigore avversaria. Un buon segnale sia per il presente ma anche per il futuro.
Il rinnovo ora è possibile
E infatti, riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non sarebbe così impossibile un rinnovo di contratto. Al momento il francese è in scadenza il 30 giugno 2026 con il club di via Aldo Rossi che propone quattro milioni di euro fino al 2028 mentre il giocatore vorrebbe un anno in più e uno stipendio di 2,5 milioni di euro superiore alla proposta. La situazione però potrebbe comunque variare e avere anche un altro epilogo.
Le statistiche della stagione in corso
Nella stagione attuale però Theo Hernandez è stato comunque impiegato a più riprese dai due allenatori che si sono alternati in panchina. Le presenze totali infatti sono ben 46 fra le varie competizioni (campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa) con cinque reti realizzate e sei assist per i compagni.

Tra oggi e domani il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis tornerà dalla vacanza alle Maldive e, dopo aver incontrato il sindaco Manfredi per parlare della questione stadio e della possibilità di portare l'Europeo del 2032 nel capoluogo campano, sarà la volta di un primo faccia a faccia con Antonio Conte.
L'incontro tra le parti è previsto in città. Un tavolo per trovare un punto d'incontro, dopo le dure parole dell'allenatore post Monza, definire e progettare il futuro, oppure separarsi dopo una sola stagione insieme se Conte non riceverà le garanzie che chiede (rinforzare la squadra con 6/8 acquisti di livello). In quest'ultimo caso se Conte lasciasse Napoli per sostituirlo, riporta Sport Mediaset, in questo momento Allegri è la prima scelta.

L'attaccante classe 2001 di proprietà dell'Inter e in prestito (con diritto di riscatto) all'Ofi Creta, Eddie Salcedo, ha rilasciato una intervista a L'Interista dove ha parlato anche del suo futuro. La scorsa estate il giocatore ha fatto la preparazione con la squadra di Inzaghi prima di rilanciarsi in Grecia. Il prossimo 17 maggio la sua squadra si giocherà la Coppa di Grecia contro l'Olympiacos. Dalla stagione 2019/20 ha vestito, sempre in prestito, le maglie di Verona, Spezia, Bari, Genoa, Eldense e Lecco.
Come sta andando questa annata?
"Molto bene, sono contento qua. La squadra sta facendo un grandissimo lavoro ed abbiamo raggiunto una importantissima finale  Anche a livello personale poi sono felice di quello che sto facendo".
Dove ti senti cresciuto dopo un anno all'estero?
"Mi ha aiutato davvero tanto andare all'estero, sia come persona che come giocatore. Soprattutto nella capacità di prendermi più responsabilità".
Del futuro sai già qualcosa? L'Ofi Creta ha il diritto di riscatto su di te.
"In questo momento penso soltanto a queste ultime partite e di vincere questa finale, che sarebbe un grande traguardo per la squadra e per me personalmente. Penso al campo".
Prossimi obiettivi?
"Spero di finire la stagione nel migliore dei modi raggiungendo questo grandissimo traguardo, poi quello che sarà del mio futuro si vedrà in estate".


Il futuro di Francisco Conceicao potrebbe essere lontano dalla Juventus ma non dalla Serie A. Secondo quanto riferito da 'Tele Radio Stereo', la Roma sarebbe fortemente interessata al giocatore e potrebbe decidere di fare una prima offerta al Porto, proprietaria del cartellino del figlio d'arte.
La Juventus, dal canto suo, possiede ancora una sorta di diritto di prelazione e potrebbe decidere di assicurarsi il cartellino del giocatore pagando al club lusitano una somma pari a 30 milioni di euro. Tuttavia la dirigenza bianconera avrebbe momentaneamente messo in stand-by il riscatto di 'Chico' dal momento che il suo rendimento è stato finora altalenante e nelle ultime uscite, con Tudor in panchina, è spesso finito in panchina.
IL BRASILE SPERA ANCORA IN ANCELOTTI. JORGE JESUS PIANO B, MA IL CASO NEYMAR È UN PROBLEMA. VIA DE BRUYNE, IL CITY SI PENTIRÀ? LUI: "DIMOSTRATO DI POTER ANCORA GIOCARE QUI. IN MOLTI TRISTI”. ANCELOTTI, CHE STIMA PER ARDA GULER: "SARÀ IMPORTANTE PER IL FUTURO DEL REAL, IN POCHI COSÌ”. RAPHINHA, RIFIUTATI 200 MILIONI DALL'AL HILAL. E IL CLUB SAUDITA ORA PUNTA XAVI PER LA PANCHINA

A 13 mesi dall'inizio del Mondiale 2026, che avrà luogo tra Stati Uniti, in Canada e in Messico, e a un mese e due giorni dalla partita di qualificazione in Ecuador, il Brasile non ha ancora un allenatore. La Federcalcio verdeoro (CBF), sotto la presidenza di Ednaldo Rodrigues, sta temporeggiando tra Carlo Ancelotti - opzione che non sarebbe ancora del tutto scartata - e le alternative Jorge Jesus e Abel Ferreira.
Ancelotti è sempre stato il preferito. Il tecnico del Real Madrid ha un curriculum di assoluto valore e il pallino fisso del presidente della CBF, ma da quando il Real Madrid si è frapposto tra "Carletto" e la Seleçao quando le parti avevano trovato un accordo pressoché totale, l'affare sembra quasi saltato. Ancelotti, che ha un contratto fino al 2026, ora sarebbe destinato a rimanere e punta alla vittoria del Mondiale per Club. Ma, secondo la stampa brasiliana, non è ancora stata abbandonata la pista: secondo quanto riferito dal quotidiano Record, la CBF non ha mollato e spera che il titolo della Liga venga perso in modo tale da ingaggiare il tecnico italiano.
La seconda scelta. Un accordo con Jorge Jesus, che si è liberato dall'Al-Hilal, sarebbe molto più facile da ottenere. L’allenatore portoghese è rimasto praticamente in attesa di unirsi al progetto del Brasile e gode del sostegno pubblico del Paese verdeoro dopo l'esperienza al Flamengo, tra 2019 e 2020. Conoscendo per altro il calcio brasiliano e la situazione di molti giocatori, inclusa quella di Neymar, con cui ha dei trascorsi: JJ ha detto che l'ex Barcellona e PSG non è in grado di reggere le esigenze del campionato saudita - per via dei vari infortuni che lo hanno falcidiato - prima che lasciasse la squadra saudita per partire in prestito al Santos. Dichiarazioni che, si legge dal medium portoghese, non sono piaciute all'asso brasiliano e al suo entourage, incluso il padre, che ha suggerito alla CBF i nomi degli agenti che quasi hanno chiuso l’accordo con Ancelotti a Londra la scorsa settimana.

Ieri sera all'Etihad Stadium è stata una notte speciale, quando sulle note di 'Seven Nation Army' dei White Stripes risuonate dagli altoparlanti i tifosi del Manchester City hanno celebrato Kevin De Bruyne intonando il suo nome. Ancor prima che il centrocampista belga trovasse il gol vittoria ai danni di un Wolverhampton in grande forma, rete che potrebbe "salvare" gli uomini di Guardiola consegnandogli la qualificazione alla tanto voluta Champions League,
A fine stagione KDB dirà addio dopo dieci anni ricchi di trofei con il club inglese, dopo che quest'ultimo ha deciso di non rinnovargli il contratto, in scadenza appunto il prossimo 30 giugno. Qualcosa di cui forse si pentirà il Manchester City? Il mese scorso De Bruyne aveva dichiarato di essere rimasto sorpreso dal fatto che non gli fosse stato offerto un nuovo contratto, e dopo la partita di ieri ha voluto dimostrare tutto il suo valore.
"Purtroppo non so cosa riserverà il futuro", ha detto il belga di 33 anni con tono serio ai microfoni di Sky Sports UK. "Ho dimostrato di poter ancora giocare qui, altrimenti non farei quello che sto facendo nelle ultime quattro o cinque settimane. Molti compagni di squadra mi hanno parlato, sono tristi anche loro che io debba andare via. Ma la vita va così, e il modo in cui sto giocando è quello giusto. Cerco solo di giocare al meglio delle mie possibilità. Mi resta una partita qui. Cerco di fare il mio lavoro come sempre, e credo di esserci riuscito. Sono orgoglioso di quello che sto facendo", la chiosa.

"È una squadra molto buona, organizzata. La verità è che abbiamo preparato bene questa partita perché abbiamo avuto una settimana di tempo e vogliamo restare in corsa per la Liga". Non poteva essere più esplicito Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid che al di là delle insistenti domande circa il suo futuro, ha messo a fuoco l'obiettivo primario della squadra madrilena da qui alla fine della stagione alla vigilia del match contro il Celta Vigo.
Al momento il Real dista quattro punti dal Barcellona, oggi impegnato invece sul campo del Valladolid, a cinque giornate dal termine del campionato spagnolo. "Noi pensiamo al presente - ha spiegato Ancelotti in conferenza stampa -, che possiamo lottare fino alla fine, fino all'ultimo secondo della partita, succeda quel che succeda. Nonostante le difficoltà, abbiamo avuto molte assenze questa settimana, ma siamo convinti di poter vincere".
Un tema ha interessato molto la stampa, ossia il rilancio di Arda Guler in stagione a Madrid da parte di Ancelotti, dopo mesi di voci di mercato che davano la stella turca lontana da Madrid: "È migliorato molto. Sta ottenendo sempre più protagonismo, in futuro ne avrà ancora di più. Sta dimostrando qualità e sta trovando maggiore continuità nel gioco. Penso che diventerà un centrocampista interno fantastico, e non solo un esterno. Per il futuro del Real Madrid sarà un giocatore molto importante, perché non ci sono molti calciatori con il suo profilo a centrocampo."
Il nome di Xavi Hernandez torna a fare eco nel panorama calcistico internazionale, visto che può tornare ad allenare. Archiviata la sua uscita dal Barcellona della scorsa estate, il tecnico catalano è stato accostato a diversi club europei e, più recentemente, all'Al-Hilal. Secondo quanto rivelato da Sky Sports DE, Xavi è uno dei candidati per prendere il posto di Jorge Jesus sulla panchina della squadra saudita nella prossima stagione, mentre al momento è stato nominato tecnico ad interim Mohammed Al-Shalhoub.

L'indiscrezione
L'interesse dell'Al Hilal per Xavi non è un caso. Il club saudita vuole compiere un ulteriore passo in avanti e, secondo quanto confermato da SPORT, ha sondato anche il terreno per Raphinha, uno dei principali protagonisti del boom del Barcellona di questa stagione. Il club di Riad infatti ha offerto al brasiliano un contratto quadriennale, fino al 2029, da 200 milioni di dollari (177 milioni di euro), suddivisi in 50 milioni per ciascuna stagione, oltre a 100 milioni destinati al Barcellona. Tuttavia, Raphinha ha espresso il desiderio di restare in Europa al massimo livello e ha rifiutato l’offerta.