
Lichtsteiner: "Gli allenamenti di Conte erano massacranti. Scudetto 2017-18, quanto ho goduto"
Stephan Lichtsteiner, storico ex laterale di Lazio e Juventus, ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport per ripercorrere la sua carriera e i suoi successi da calciatore in Serie A. Queste le sue principali dichiarazioni, a partire dal suo ricco palmarès: "Ho vinto sette campionati e molti trofei, ma ho anche perso tanto: due finali di Champions con la Juve, una di Europa League con l’Arsenal. Lo sport è così. Da giovane coltivavo i miei sogni, ma mi allenavo duramente per realizzarli mentre prendevo il diploma assicurandomi un eventuale impiego in banca, se con il calcio non fosse andata bene".
Curioso anche l'aneddoto raccontato dallo svizzero sugli allenamenti di mister Antonio Conte: "Erano massacranti. Però non è quella la cosa che più mi resta nella mente. Conte ti mandava in campo sapendo tutto: cosa avrebbero fatto gli avversari, cosa sarebbe successo, come reagire a ogni situazione tattica. Avevamo sempre qualcosa in più. Giocare con la Juve è completamente diverso e Conte te lo faceva capire. Ci diceva sempre che per restare nella storia bisogna vincere".
Chiosa sullo scudetto che si è goduto di più a Torino: "L’ultimo scudetto, cioè quello del 2017-18, è stato il più sofferto: noi siamo stati bravi, ma non perfetti e il Napoli ci stava addosso. Me lo sono goduto, anche se sapevo che sarei andato via".
Curioso anche l'aneddoto raccontato dallo svizzero sugli allenamenti di mister Antonio Conte: "Erano massacranti. Però non è quella la cosa che più mi resta nella mente. Conte ti mandava in campo sapendo tutto: cosa avrebbero fatto gli avversari, cosa sarebbe successo, come reagire a ogni situazione tattica. Avevamo sempre qualcosa in più. Giocare con la Juve è completamente diverso e Conte te lo faceva capire. Ci diceva sempre che per restare nella storia bisogna vincere".
Chiosa sullo scudetto che si è goduto di più a Torino: "L’ultimo scudetto, cioè quello del 2017-18, è stato il più sofferto: noi siamo stati bravi, ma non perfetti e il Napoli ci stava addosso. Me lo sono goduto, anche se sapevo che sarei andato via".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano