
Lazio, Tchaouna si racconta: "Ci sono stati alti e bassi. Ma ho voglia di vincere"
Intervenuto ai microfoni di BeinSports, l'attaccante della Lazio Loum Tchaouna ha raccontato: "Sono nato in Ciad e sono rimasto lì fino all'età di sei anni, poi sono arrivato in Europa - riporta Lalaziosiamonoi.it -. La passione per il calcio è nata durante un torneo estivo del mio quartiere, è stata una scoperta. C'erano allenatori ed osservatori del Racing Club e dello Strasburgo. Hanno vista qualcosa in me. Alla fine del torneo, che ho vinto, sono venuti a parlarrmi e mi hanno cheisto se fosse possibile contattare i miei genitori per farmi allenare con lo Strasburgo. Ho fatto tre o quattro anni lì alla fine, hanno apprezzato tanto le mie qualità. Poi, per una decisione familiare ci siamo trasferiti al Rennes. Già mi conoscevano perché li avevo affrontati in un torneo con lo Strasburgo e li avevamo eliminati anche grazie ad un mio gol.
Poi il Rennes mi ha spinto ad andare via in prestito per tornare più forte, e ho deciso di andare al Dijon. Stavo giocando con continuità, ma poi con l'arrivo di Dupraz le cose sono cambiate. Lui sapeva che ero venuto solo per crescere e poi tornare subito al Rennes, dove avrei potuto ritagliarmi un posto in squadra. Quindi con la dirigenza di separare le nostre strade: quando non ti trovi bene in un posto, è meglio andare lontano e vedere cosa pensano di te altrove. L'Italia sarebbe stato un bel campionato per me per crescere.
L'esperienza alla Lazio sta andando bene, tra virgolette, perché sto giocando. Terminata la stagione con la Salernitana, ho scelto di restare in Italia e ho firmato con la Lazio. Sono un ragazzo di carattere e ho voglia di vincere, anche se ci sono stati alti e bassi, soprattutto nell'ultimo periodo. Cerco sempre di essere positivo anche quando perdo: si tratta di una lezione che mi farà migliorare. La promessa per un gol all'Europeo U21? È vera, ho promesso di esultare con un saluto militare. Mio zio si chiama Loum come me, è un generale. Mi riscalda il cuore, è lui che mi spinge, è il mio motore, mi ha aiutato a tirare fuori tutto me stesso. Mi spronda sempre quando le cose non vanno bene. In squadra siamo molto ambiziosi, io cerco di aiutare tutti i miei compagni a dare il massimo".
Poi il Rennes mi ha spinto ad andare via in prestito per tornare più forte, e ho deciso di andare al Dijon. Stavo giocando con continuità, ma poi con l'arrivo di Dupraz le cose sono cambiate. Lui sapeva che ero venuto solo per crescere e poi tornare subito al Rennes, dove avrei potuto ritagliarmi un posto in squadra. Quindi con la dirigenza di separare le nostre strade: quando non ti trovi bene in un posto, è meglio andare lontano e vedere cosa pensano di te altrove. L'Italia sarebbe stato un bel campionato per me per crescere.
L'esperienza alla Lazio sta andando bene, tra virgolette, perché sto giocando. Terminata la stagione con la Salernitana, ho scelto di restare in Italia e ho firmato con la Lazio. Sono un ragazzo di carattere e ho voglia di vincere, anche se ci sono stati alti e bassi, soprattutto nell'ultimo periodo. Cerco sempre di essere positivo anche quando perdo: si tratta di una lezione che mi farà migliorare. La promessa per un gol all'Europeo U21? È vera, ho promesso di esultare con un saluto militare. Mio zio si chiama Loum come me, è un generale. Mi riscalda il cuore, è lui che mi spinge, è il mio motore, mi ha aiutato a tirare fuori tutto me stesso. Mi spronda sempre quando le cose non vanno bene. In squadra siamo molto ambiziosi, io cerco di aiutare tutti i miei compagni a dare il massimo".
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