
Lazio, tra smentite di rito e mercato bloccato. Ora serve chiarezza
Un comunicato di poche righe per smentire giorni di dubbi e preoccupazioni circa una situazione economica estremamente delicata. La Lazio ha deciso di riassumere tutto in un “non esiste alcun motivo di preoccupazione”, ma in realtà di preoccupazione ce n’è molta nel mondo biancoceleste. Un mix tra ansia e rassegnazione, quella che stanno provando da giorni (o forse anni) i tifosi della Lazio, che speravano di potersi appoggiare almeno al totem Maurizio Sarri. Totem che sta diventando più una sponda per la società che per i tifosi stessi. E lo stesso Sarri ora vuole chiarezza, capire se deve essere il fulcro di un nuovo progetto o semplicemente un parafulmine per nascondere i veri problemi della Lazio. Che ci sono, eccome se ci sono.
Lazio, il mercato è bloccato e rimarrà tale
Non si smuove il mercato e non si sbloccherà, almeno per qualche settimana. Le opzioni sono due, aumento di capitale o cessioni in blocco entro il 30 giugno. Se lunedì la Lazio chiuderà il bilancio con la stessa situazione economica presentata a marzo, allora il mercato in entrata si potrà definire bloccato fino a fine agosto. Il presidente Claudio Lotito più che risolvere il problema vuole cambiare le regole, già di per sé complesse. Il ragionamento è chiaro, se un regolamento cambia a stagione in corso è giusto che cambi da inizio stagione. Può risultare corretto, ma in un calcio italiano dove tutto viene fatto al contrario è impossibile pensare di cambiare le regole dalla sera alla mattina. E allora bisognerebbe adattarsi, per farlo servirebbe un aumento di capitale da non meno di 50-60 milioni di euro, cifra completamente fuori dalla portata della Lazio. Soluzioni alternative non ce ne sono, bisognerà solo capire come ne uscirà la Lazio.
Lazio, il mercato è bloccato e rimarrà tale
Non si smuove il mercato e non si sbloccherà, almeno per qualche settimana. Le opzioni sono due, aumento di capitale o cessioni in blocco entro il 30 giugno. Se lunedì la Lazio chiuderà il bilancio con la stessa situazione economica presentata a marzo, allora il mercato in entrata si potrà definire bloccato fino a fine agosto. Il presidente Claudio Lotito più che risolvere il problema vuole cambiare le regole, già di per sé complesse. Il ragionamento è chiaro, se un regolamento cambia a stagione in corso è giusto che cambi da inizio stagione. Può risultare corretto, ma in un calcio italiano dove tutto viene fatto al contrario è impossibile pensare di cambiare le regole dalla sera alla mattina. E allora bisognerebbe adattarsi, per farlo servirebbe un aumento di capitale da non meno di 50-60 milioni di euro, cifra completamente fuori dalla portata della Lazio. Soluzioni alternative non ce ne sono, bisognerà solo capire come ne uscirà la Lazio.
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