Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / lazio / Calcio femminile
Italia, Goldoni: "Convocazione è una rivincita. Vorrei arrivare in fondo e sfidare la Germania"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 13:34Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Italia, Goldoni: "Convocazione è una rivincita. Vorrei arrivare in fondo e sfidare la Germania"

“È un sogno da pelle d'oca. La provo ancora ogni volta che mi chiedono qualcosa a riguardo. A tratti non credevo che sarei riuscita ad arrivare fin qui, ma ho creduto tanto nella perseveranza e nel lavoro di migliorarmi. È un premio alla perseveranza e un invito a tutte e tutti di non mollare di un centimetro”. La centrocampista dell'Italia Eleonora Goldoni esordisce così in conferenza stampa tornando sul post con cui ha celebrato la convocazione per l'Europeo: “È una rivincita per me, per tutte le persone che vengono bersagliate, criticare e giudicate per cose che non centrano con il campo, oggi direi grazie a questi haters perché hanno acceso il fuoco dentro di me che mi ha portato qui e gli direi di guardare a loro stessi e lavorare per migliorarsi come persone. In un modo o nell'altro ci sarà chi non sarà d'accordo o dirà qualcosa, a volte ho permesso a queste voci di limitarmi prima di capire che non era giusto per me e per le persona che posso toccare con il mio esempio. Bisogna andare avanti migliorarsi senza guardare a cosa fanno o dicono gli altri”.

Come ha saputo della convocazione? Qual è stata la prima reazione?
“Devo ancora metabolizzare di essere qui. Mi è stato detto direttamente dal ct l'ultimo giorno a Coverciano dopo un'amichevole fra di noi. Io ero terrorizzata quando Soncin mi ha chiamato, pensavo che toccasse a me tornare a casa, e invece lui mi ha preso sotto braccio senza dire niente per alcuni secondi che sono sembrate ore, limitandosi a sorridere. Poi mi dice Leo ci vediamo fra due giorni e io non ci credevo, non riuscivo a camminare, mi sono buttata per terra e mi è venuto da piangere. Poi ho dovuto terminare il lavoro con il preparatore, ma con la testa rivolta alla chiamata con la mia famiglia e il mio ragazzo per condividere questa gioia”.

Secondo lei quali sono le caratteristiche che hanno convinto il ct a convocarti?
“Al mister piace il fatto che abbia caratteristiche diverse dalle mie compagne, non sono una centrocampista tattica, ma ho spiccate caratteristiche di inserimento e capacità di colpire di testa come dimostrato nel corso dell'anno. Questo probabilmente ha colpito il mister”.

Quanto è stata importante la Lazio?
“Le ultime due stagioni calcistiche sono state fondamentali. Lo scorso anno giocavo in Serie B, poi la promozione e un'ottima annata come quella appena chiusa. Mister Grassadonia ha saputo mettere in luce caratteristiche che neanche io sapevo di avere. Ho imparato tantissimo anche solo osservando le mie compagne e lo staff tecnico. Sono ipergrata al club e so meglio chi sono e ho una maggiore consapevolezza. E ora vorrei sbocciare ancora di più”.

Sogno più grande?
“Il sogno è stare qui assolutamente, poi in futuro vorrei vedere i miei bambini sugli spalti a vedermi giocare. Sogno di avere una famiglia numerosa e mi piacerebbe un giorno vedere il mio compagno coi nostri figli sugli spalti dello stadio. E poi per i bimbi della mia accademy in Africa che giocano con una palla di stracci e non si immaginano stadi come quelli in cui giocheremo. Per l'Europeo invece il sogno è quello di tornare il 28 luglio dalla Svizzera”.


Qual è il suo centrocampo ideale?
“Per me c'è un livello altissimo e non ho richieste particolari perché sono tutte fortissime e sanno adattarsi a ogni modo di giocare. Mi trovo bene con ognuna di loro. Ruolo? Indubbiamente mezzala a destra o sinistra in una linea a tre o cinque. Quello è il ruolo che mi si cuce meglio addosso per le mie caratteristiche”.

A quali persone vuole dedicare la convocazione?
“Questa convocazione è frutto del supporto e della tanta pazienza delle persone accanto a me. Mio padre, il mio ragazzo e il mio mental coach che mi hanno fatto aprire gli occhi, ci hanno creduto più di me e hanno fatto tanto per me. Mi emoziona tantissimo, sono uno dei motivi per cui sono qui”.

Quanto è stato importante il cambio di ruolo? E sogni un ruolo da 'dodicesima'?
“Quanto benedico mister Pistolesi che a Napoli decise di cambiarmi ruolo anche se io non ero molto convinta e mi sentivo un po' spaesata. Bisogna dargli grande merito e da lì ho iniziato un nuovo percorso. Firmerei qui per poter contribuire in qualunque modo, giocando anche pochi minuti, subentrando e dando il mio contributo decisivo. Sarebbe un sogno che si realizza”.

Quali sono le sue favorite?
"Sarà un gran bel Euroepo, di livello altissimo e con grandi squadre. Personalmente le favorite, oltre a noi (incrociando le dita NdR), sono Germania e Inghilterra. Mi piacerebbe incontrarle nel corso del percorso, in particolare la prima. Ho sempre immaginato di affrontarla perché è una squadra molto forte sia al maschile sia al femminile, sarebbe un'avversaria davvero fantastica contro cui giocare".

Ha un'idola in azzurro o in generale?
“In particolare no, ma ammiro tantissimo le mie compagne qui in azzurro. Le osservo ogni giorno dalla testa ai piedi, in ogni loro movimento e mi emoziono a vederle giocare. Da Caruso a Giugliano fino a Severini e alla piccolina Schatzer, sono tutte giocatrici che mi piace guardare e che ammiro”.