
Lazio, altro che equivoco tattico: Sarri può valorizzare ancor di più Tavares
Non bastavano le parole di Maurizio Sarri durante la presentazione a Formello: “Nuno non è tatticamente come pensavo”. Servono i fatti, perché chi segue da vicino la Lazio è come San Tommaso, se non vede non crede. Vedere Lazio-Avellino per credere, in un match condizionato ancora dai pesanti carichi di lavoro del ritiro, ciò che emerge è che la straripante forza fisica di Tavares può essere un enorme valore aggiunto alla nuova Lazio di Sarri. E ancor più il lavoro tattico del tecnico toscano può valorizzare ulteriormente le qualità del portoghese, messo in discussione ancor prima di iniziare l’avventura con Sarri per motivazioni ancora ignote. Dopo che il Comandante per anni ricercava un terzino di spinta e qualità, improvvisamente il terzino di spinta e qualità era diventato un problema. Lo sarà, ma per le altre squadre, se solo il fisico gli concederà una stagione regolare senza intoppi particolari.
Lazio, Tavares pronto alla cura Sarri
È bastata una serata di fine luglio per dimostrare quanto l’asse Tavares-Zaccagni sarà centrale nella nuova Lazio di Sarri. Tutto o quasi nel primo tempo dell’amichevole contro l’Avellino è partito dai piedi del portoghese, sempre pronto a proporsi sulla corsia mancina insieme al capitano. Tavares è pronto per la cura Sarri, un allenatore che ha saputo valorizzare terzini di spinta con caratteristiche ben diverse da quelle di Tavares. Faouzi Ghoulam e Mario Rui ai tempi del Napoli, con l’algerino che forse è quello che si avvicina di più all’ex Marsiglia e Arsenal seppur con meno potenza. Mario Rui è giocatore completamente diverso, quasi un centrocampista travestito da terzino, così come Marcos Alonso di certo al Chelsea non era straripante fisicamente ma aveva letture straordinarie e un piede estremamente educato. Tavares non avrà le loro letture, ma con quello strapotere fisico e il lavoro di Sarri può tornare a essere il terzino che di fatto faceva iniziare le partite della Lazio dal punteggio di 1-0 a suon di assist nella prima parte di stagione. Con buona pace di chi, dall’alto di conoscenze calcistiche ignote, parlava già di incompatibilità tattica e di un Sarri pronto a bocciare Tavares.
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