Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / lazio / Calcio femminile
Italia, Gama: "Sono tornata a casa. L'Europeo sia volano della crescita del calcio di base"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:31Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Italia, Gama: "Sono tornata a casa. L'Europeo sia volano della crescita del calcio di base"

Fra pochi minuti Sara Gama si presenterà alla stampa nella nuova veste di Capo Delegazione della Nazionale Femminile di Andrea Soncin. A distanza di poco più di un anno dall'addio alla maglia azzurra da calciatrice e a pochi mesi dal ritiro dal calcio giocato, l'ex capitana torna così a vestire l'azzurro in una nuova veste. TMW seguirà la conferenza stampa da Coverciano con il live testuale. Inizia la conferenza stampa di Gama: "Sono molto felice, sono in linea con le parole del presidente Gravina. Sono a casa, mi sento a casa e sono felice di accompagnare le ragazze e tutto lo staff in questa avventura. Per me è un onore ricoprire questa carica, ne abbiamo avuti molti come capi delegazione. Vado a fare qualcosa dove imparare qualcosa di nuovo. Arrivo in una macchina che ho aiutato a collaudare e che viaggia indipendentemente da me, per accompagnare le ragaze in questo percorso. Ricopro altre cariche e sto lavorando anche per altre cose della mia nuova carriera. Come ho detto tempo fa e lo ridico qui la cura della base di questo movimento e dei diritti di calciatori e calciatrici saranno i miei punti cardine". A Firenze ha chiuso la sua carriera in Nazionale e col club. Che rapporto ha con questa città? "Torna spesso e felicemente, il rapporto è ottimo. Per me è un punto di riferimento perché sono stata qui molto tempo, oltre che essere una città bellissima e affascinante. La associo al calcio in tutte le forme della mia vita". Cosa ruberesti a Buffon e cosa lui dovrebbe rubare a te? "Da lui ho sempre più da imparare, io sono un punto di riferimento per qualsiasi tempo di situazione. Sono un appoggio in più e anche se i ruoli sono gli stesssi abbiamo compiti diversi, saranno percorsi diversi e distinti, ma cercherò di rubare qualche segreto. Mi auguro di avere uno scambio in più con Gigi. Noi abbiamo il Club Italia che è molto diverso rispetto all'estero visto che a esempio in Francia non c'è. Gli scambi ci sono già, abbiamo già attinto gli uni dalle altre". Come ti ha accolto il gruppo azzurro in questa nuova veste? E come è stato essere qui in un altro ruolo? "Mi devo ancora calare nel ruolo e nel gruppo, c'è stata un incontro ma sul lato assocalciatori e parlato delle questioni che le riguardano come diritti, doveri e come si sviluppa il calcio. Poi cinque minuti prima di questa conferenza mi sono calata in questo ruolo, dunque potrò dare una risposta precisa più avanti. Per il resto le ragazze mi hanno accolta benissimo e sono felice di essere di nuovo qui". Riconosci qualcuna che può avere il carisma e il ruolo guida che potevi avere te? "La capitana è Cristiana Girelli e non ci sono dubbi. Quando non c'è lei chi la sostituisce sarà all'altezza, non ci sono dubbi su chi indossa la fascia. La leader è sempre chi la indossa perché chi lo fa è qui da anni e conosce tantissime cose, ha leadership e questo è tutto". Cosa pensa del possibile cambiamento di regole e misure del campo per migliorare lo spettacolo? "Abbiamo fatto un piccolo meeting fra calciatori e calciatrici recentemente anche su questo tema, il calcio cambia sempre, è in movimento così come le sue regole. Secondo me dobbiamo cercare di portare allo stesso livello la preparazione fra uomini e donne, con il miglioramento di strutture, allenamenti, staff tecnici e quant'altro che serve a limare le differenze, perché c'è ancora molto su cui lavorare. Per il resto quando si discute di queste cose facendo i paragoni con il basket o la pallavolo, ma il calcio è lo sport più diffuso. In futuro ci sarà anche da dicutere su questo, ma senza cadere in pregiudizi che spesso accompagnano il calcio femminile. Ma la priorità è far crescere il livello del calcio femminile". L'Italia ha recuperato il gap che c'era in passato. C'è un rimpianto o un rammarico su qualcosa che si sarebbe potuto fare per crescere di più? E quali errori non vanno commessi? "Credo che abbiamo fatto parecchio dal 2019 a oggi e l'Europeo è la conferma dopo due passi falsi che possono esserci in un percorso di crescita che si vede anche a livello giovanile. A livello apicale abbiamo fatto molto bene, abbiamo allargato il numero di squadre in Serie A, ma ora dobbiamo migliorare i numeri del movimento di base. Bisogna sviluppare questo settore, migliorare i settori giovanili e aumentare il numero di tesserate che è ancora basso e bisogna sfruttare l'ottimo Europeo per farlo. Cercherò di lavorare su questo tema per cercare di fare quel salto di qualità ulteriore anche a livello di Nazionale maggiore. Nel 2019 eravamo l'unica formazione non professionistica fra le prime otto al mondo e oggi abbiamo uno degli accordi migliori d'Europa". Cosa ci si aspetta da questi incontri internazionali e dal percorso di qualificazione al Mondiale dopo l'ottimo Europeo disputato? "Siamo molto migliorate a livello apicale e come Nazionale, poi bisogna andare in campo e dimostrare il nostro valore. Si arriva da un Europeo fatto molto bene e che ha generato grande entusiasmo come il Mondiale 2019. Iniziamo però ad avere i nostri punti di forza e questo è molto importante". Cosa manca per vedere una donna in ruoli apicali anche a livello maschile? "A livello dirigenziale è vero che non abbiamo donne in certi ruoli al maschile, ma stiamo lavorando per migliorare i percorsi delle ex giocatrici e delle allenatrici per aiutare anche le future generazioni. Ci deve essere sempre più contaminazione fra le due aree del calcio e bisogna pareggiare i percorsi indipendentemente dal sesso d'apparteneneza affinché si arrivi a scegliere per competenze. Anche in questo caso bisogna aumentare però i numeri in prima istanza". Il campo le manca? "Sì, un pochetto mi manca l'odore dell'erba e l'allenamento sul campo, anche solo per vivere lo spogliatoio e vivere l'attività quotidiana. Dopo 30 anni di calcio è normale che questa cosa manchi a livello fisico. Per il resto però sono molto felice e impegnata in tantissime altre attività". Cosa pensa del percorso di Cantore? C'è un problema di visibilità e risonanza? "Non viene tanto percepito per quanta visibilità viene data al calcio femminile e al suo racconto. Ci rende orgogliosi di quello che sta facendo .e credo che chi segue il calcio femminile ne sia consapevole".