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Basta...monetine: Montella merita campioni veri e sinceri. Il Milan neo-patentato in Europa gli deve tutto. Benvenuto a Musacchio. Ma c'è posto solo per chi è degno del MilanTUTTO mercato WEB
martedì 23 maggio 2017, 00:00Editoriale
di Furio Fedele
per Milannews.it

Basta...monetine: Montella merita campioni veri e sinceri. Il Milan neo-patentato in Europa gli deve tutto. Benvenuto a Musacchio. Ma c'è posto solo per chi è degno del Milan

Le 7 fatiche di Vincenzo Montella. Milanista vero, uomo sincero. Simbolo indelebile di una fede che non conosce crisi, compromessi, viltà e paure di qualsiaisi genere. In un solo anno ha cancellato un trienno di umiliazioni, frustrazioni, illusioni e, soprattutto, delusioni. La sua impresa è paragonabile, come coefficiente di difficoltà, a quelle dei Grandi Condottieri rossoneri che hanno caratterizzato non solo l’epopea berlusconiana. San Vincenzo è stato capace di scollinare i confini di una crisi societaria senza precedenti. Contro il Bologna ha ottenuto e centrato un numero considerevole di obiettivi personali e di squadra: il centesimo successo, da allenatore, in Serie A; la prima vittoria, al sesto tentativo, da dedicare alla nuova proprietà; il ritorno in Europa del Milan dopo 3 anni di sofferta astinenza; il sorpasso, in classifica, dell’Inter dopo un triennio dove i nerazzurri avevano dominato la classifica stracittadina; la rivalutazione di un organico precedentemente depauperato e sfiduciato dalla mancanza di risultati; la conquista del 29° e ultimo trofeo (la Supercoppa d’Italia) dell’era-Berlusconi; un doppio successo contro la Super Juventus di Massimiliano Allegri che nessuna squadra al mondo, in Europa e in Italia è mai riuscita a battere in due distinte partite strappandole, fra l’altro, un trofeo ufficiale.

REPLICA. Quello che piace e affascina di Vincenzo Montella è la concretezza. Parole e opere coincidono sempre. Domenica pomeriggio dopo aver conquistato l’accesso al doppio preliminare di Europa League con un turno d’anticipo, il tecnico rossonero ha già stabilito i dogmi della stagione 2017-2018. L’Europa League deve diventare una certezza con la qualificazione al girone di qualificazione. Così come l’approdo, a fine stagione, alla Champions League 2018-2019. Sarebbe clamoroso non sfruttare il doppio «slot» propiziato dall’Uefa che consente all’Italia di avere ben 4 posti diretti nella competizione più prestigiosa dell’èlite del calcio europeo. Ma Montella vuole iniziare a dare anche...fastdio alle 3 superpotenze del campionato italiano. Se è vero che la Juventus è stata costretta a cedere il passo ai rossoneri in 2 partite su 4, è altrettanto concreto il fatto che Roma e Napoli hanno concesso un doppio, storico «bis» battendo i rossoneri sia in casa propria, sia a San Siro.

SUPER...MERCATO. Quindi bisogna operare con grande determinazione sul mercato per individuare campioni di spessore, funzionali agli obiettivi prefissati e che non possono essere falliti. Per nessun motivo. Fassone e Mirabelli si stanno muovendo con saggezza ma anche una giustificata aggressività. La «caccia» all’attaccante si è scatenata proprio ieri in tutta la sua importanza. L’ad e il direttore dell’area tecnica si sono presentati a Roma per trattare Keita. Ma, al tempo stesso, hanno sondato il terreno con il Genoa per un possibile scambio, con conguaglio, Lapadula-Simeone. Per Kessie e Ricardo Rodriguez sembra tutto fatto. Ma non è un caso che il primo acquisto ufficiale di questa stagione, Musacchio, sia lo stesso che Montella aveva paventato e desiderato al suo arrivo al Milan poco meno di un anno fa. Chi ben comincia, è a metà dell’opera...