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tmw / milan / Editoriale
La meglio gioventù italiana è qui al Milan. Non solo Gigio ma anche Loca, Calabria, Zanellato, Cutrone. Si aprirà un ciclo vincenteTUTTO mercato WEB
mercoledì 26 luglio 2017, 00:09Editoriale
di Furio Fedele
per Milannews.it

La meglio gioventù italiana è qui al Milan. Non solo Gigio ma anche Loca, Calabria, Zanellato, Cutrone. Si aprirà un ciclo vincente

Tutti per uno, tutti per Patrick Cutrone. Giovedì merita lui di essere in campo, da titolare, contro il Craiova. Forse la «maledizione» della maglia numero 9 (pesantissima eredità lasciata dall’eterno Filippo Inzaghi) può essere finalmente annientata da un predestinato. Presto per dirlo, è chiaro, ma il «made in Italy» (a maggior ragione griffato nella laboratorio del Centro Sportivo Vismara) deve essere un marchio di fabbrica dal quale non si può prescindere. A maggior ragione da quando sul ponte di comando del settore giovanile rossonero è salito, al fianco di Filippo Galli, anche Rino Gattuso pronto a forgiare, anche e soprattutto nel carattere, i baby rossoneri. CORAGGIO. Non è un caso che il mercato del Milan abbia subito, giustamente, un vistoso rallentamento di riflessione dopo la doppietta di Patrick contro il Bayern Monaco. Si era capito che l’ariete comasco aveva un istinto da vero e proprio «killer» da area di rigore nell’esordio stagionale a Lugano. Cutrone può e deve essere la novità nel delicato e fondamentale preliminare dal quale non si prescindere per valicare i confini del girone di qualificazione di Europa League. Certo, ci vuole coraggio per affidare la titolarità a un diciannovenne appena sbocciato. Che, comunque, vanta ben 110 gol (record) nel palmares del settore giovanile rossonero. Ma Montella, che di attaccanti ovviamente se ne intende, sembra essersi finalmente «illuminato» di fronte a un...collega. Situazione che non si era verificata nel caso di Bacca e Lapadula. Gli ultimi due bomber, dalle polveri bagnate, che hanno fallito, anche se per motivi diversi, l’esame di maturità rossonero. MADE IN ITALY. Comunque Patrick Cutrone rappresenta la conferma che chi semina bene raccoglie frutti rigogliosi.

C’è chi, invece, non riesce a valorizzare quello che produce soprattutto perchè non c’è la consapevolezza del prodotto che si ha a disposizione. Ad esempio un attaccante come Pinamonti potrebbe degnamente meritare una maglia nerazzurra 2017-2018 anzichè essere messo in discussione. L’Inter, fra l’altro, è reduce da una stagione eccezionale a livello di baby. Tre scudetti di categoria all’attivo devono essere valorizzati senza indugi e timori. Ma in questo casi deve essere il management del club a dettare le direttive più appropriate. Qui al Milan la campagna acquisti attuale è da considerare decisamente esterofila. Ma la volontà di mantenere nell’organico tutti giovani protagonisti della passata stagione (Gigio Donnarumma, Calabria, Locatelli) con l’aggiunta di Zanellato, Crociata e Cutrone testimonia un’ottima scelta di campo. Solo il super-baby Plizzari (portiere classe 2000) è stato ceduto in prestito. Ma sarà seguito e gestito dal Milan con grande attenzione , grazie anche la professionalità della neonata Unicusano Ternana (Serie B). BELOTTI O AUBA. Comunque anche la ricerca del nuovo bomber viene condotta da Fassone e Mirabvelli con criteri molto precisi. Non è un caso che Belotti e Aubameyang siano da considerare milanisti veri e sinceri. Il torinista per la sua fede sempre manifestata, in tempi non sospetti, e condivisa da tutta la famiglia. L’attaccante del Borussia Dortmund milanista lo è già stato, nel vero senso della parola, nel settore giovanile rossonero. Quando si dice «uno da Milan...»