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Nuovo Milan? Ma come si permette! Tra Spal e Roma c'è di mezzo... Milan, dipende da te...TUTTO mercato WEB
sabato 18 luglio 2020, 00:00Editoriale
di Mauro Suma
per Milannews.it

Nuovo Milan? Ma come si permette! Tra Spal e Roma c'è di mezzo... Milan, dipende da te...

Ma al candidato presidente del Barcellona non l'hanno raccontata la storiella del candidato presidente del Real Madrid? Male. Perchè se gliel'avessero raccontata, se ne sarebbe stato bello zitto, invece di raccontare urbi et orbi che "Il Barcellona rischia di diventare uno dei club di maggior successo in Europa che non sarà in grado di competere per i migliori titoli, rischia di diventare un nuovo Milan o un nuovo Manchester United". Occhio, Victor Font: parlare a sproposito del Milan non porta benissimo...Nel 2007 Ramon Calderon, candidato presidente del Real disse che non sarebbe morto "senza avere Kakà"...Fatto sta che divenne presidente del Real ma senza avere Kakà, perchè sei mesi prima dell'arrivo di Ricky a Madrid lui dovette dimettersi della società madridista per via delle presunte illegalità avvenute durante l'assemblea dei soci del dicembre 2008. illustrato il paragone a Victor Font, vale anche la pena ricordargli che la candidatura non nasce benissimo. C'è una regola grammaticale fra i grandi club della tradizione calcistica europea e mondiale: anche nei loro inevitabili periodi di alti e bassi, non ci si manca di rispetto mai. Mai. Anche perchè mancare di rispetto alla storia e al blasone, inalterato, dell'AC Milan di Milano 7 volte campione d'Europa e 4 del mondo, significa mancare di rispetto anche alla propria, viste le grandi finali e i grandi eventi in cui i due club sono stati protagonisti nello stesso modo. Questi sono "fondamentali" che un eventuale futuro presidente di grande club deve avere. Altrimenti, mancano le basi.



Se non sbaglio, il Milan ha giocato a Ferrara di mercoledì sera e poi subito dopo a Roma con la Lazio, di sabato sera. Con la Lazio che aveva avuto 24 ore di vantaggio nella preparazione della partita, avendo giocato il martedì sera a Torino contro i granata. Quando mi è capitato di farlo notare, poco ci è mancato che mi prendessi del solito milanista piagnone, vittimista e soggetto a sindromi di accerchiamento. Ora che l'Inter ha giocato di giovedì sera a Ferrara e deve giocare la domenica sera a Roma contro una Roma che è scesa in campo la sera prima e che riposa 24 ore di più, cose della quali Antonio Conte, giustamente, si lamenta, ecco che la reazione è tutta diversa. Epperò, ma è vero, ma come è possibile, impegni troppo ravvicinati, non è giusto, povera Inter. Visto cos'è la comunicazione? La comunicazione sportiva non ha regole, è fatta di umori, di sensazioni, di passioni sportive visibili e invisibili. Lo stesso fatto, identico, due reazioni diverse. Dipende dai risulttati, dai rapporti, dalle amicizie, non dal campo, non dal lavoro, Vale tutto, tutto aleatorio, tutto a zig-zag, tutto strano e tutto scivoloso.

Ma il Milan deve pensare solo a se stesso, come del resto, visto l'ambientino appena descritto, si è perfettamente abituato a fare. Metto subito in chiaro una cosa: il trittico Bologna-Sassuolo-Atalanta ha lo stesso coefficiente di difficoltà di quello con Lazio, Juventus e Napoli. Sissignori, nulla di più e nulla di meno. Stesse insidie, stessa asticella. Lo stato di forma delle tre squadre che il Milan sta per affrontare, lo dice chiaramente. Per cui la squadra deve fare bene contro Sinisa, contro De Zerbi e possibilmente contro Gasperini, per non disperdere i 17 punti e i 20 gol totalizzati dopo il lockdown. Perfettamente inutile sprecare energie sul futuro, quando il presente non è stato ancora scolpito. Se il Milan non fa i tre punti con il Bologna e se il Sassuolo vince, come può accadere, a Cagliari, con tutto il rispetto per i sardi di Zenga, anche il settimo posto diventa oggetto del contendere. Perchè il Milan per Carnevali è quello che l'Inter è per Gasperini. Chissà perchè, ma è così. Sui social aggiungono di solito...sapevatelo...