Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Primo Piano
Il vaso di Pandora del mercato: il Rio Ave ha fatto emergere l'incompletezza della rosaTUTTO mercato WEB
venerdì 2 ottobre 2020, 16:28Primo Piano
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Il vaso di Pandora del mercato: il Rio Ave ha fatto emergere l'incompletezza della rosa

Il tachicardico passaggio del turno contro il Rio Ave che ha permesso al Milan di entrare nella fase a gironi di Europa League, dove incrocerà il suo cammino con Celtic, Sparta Praga e Lille, ha evidenziato alcuni aspetti molto importanti ed evidenti della rosa del Milan. I due cavalli giovani sui quali si è deciso di puntare, per ora, non sono ancora pronti a raccogliere l’eredità dei compagni più formati. Pretendere che Daniel Maldini o Lorenzo Colombo possano essere gli alter-ego di Ante Rebic e Zlatan Ibrahimovic è un atto quasi presuntuoso. I due ragazzi hanno talento, Colombo appare più pronto rispetto al secondo rampollo di casa Maldini, ma se si vuole puntare al quarto posto, serve decisamente altro. Niente di clamorosamente costoso, ma servono delle alternative valide nei ruoli che rischiano di rimanere scoperti. Ibrahimovic non è eterno, e nemmeno immune al covid, e Rebic dovrà confermare le prestazioni dello scorso anno, ma dietro di loro c’è una sorta di vuoto tecnico e di presenza che non può passare inosservato.

OK L’EMERGENZA, MA… -  La tesi difensiva di chi sostiene che “davanti si è a posto così” dopo l’arrivo di Hauge, è che se Ibra non fosse stato contagiato e Rebic non fosse stato appiedato dal giudice sportivo, Pioli avrebbe potuto avere delle prime scelte diverse rispetto a quelle con le quali si è trovato a dover preparare la sfida con il Rio Ave. Tutto vero, tutto giusto, ma non è un alibi che può reggere il castello. Perché le cose sono due: o Colombo detona, in senso positivo, in maniera fragorosa con un ritorno ad alti livelli di Leao, oppure il rischio di trovarsi nella situazione di ieri è dietro l’angolo. Non nascondiamoci dietro ad un dito: tutti pensano che la rosa del Milan, anche dopo questo mercato, rimanga incompleta. A meno che, nelle prossime ore, non cambi qualcosa. La batteria dei trequartisti è in overbooking e l’idea di spostare uno tra Rebic e Leao alle spalle di Ibra come suo vice è in piedi da dopo il lockdown, ma è miope il fatto che serva un’altra prima punta oltre al difensore centrale che, invece, potrebbe anche non arrivare, dopo settimane a menare il torrone con nomi e opzioni.

OCCHIO AI RIMPIANTI -  Il Milan è imbattuto da 18 gare consecutive tra campionato, coppa Italia e Europa League, ma vanno calcolati bene i rischi che i prossimi mesi, con un calendario molto fitto, porranno sul cammino milanista. Perché sperare di porre rimedio a gennaio, in attesa di altre occasioni, potrebbe essere già un atto ritardato. E ad aumentare i rimpianti ci si mette davvero poco.