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tmw / milan / Editoriale
Quel che sappiamo di Leonardo, Maldini e Franco Baresi. Capiremo subito se Elliott ha capacità di guida del clubTUTTO mercato WEB
giovedì 19 luglio 2018, 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Quel che sappiamo di Leonardo, Maldini e Franco Baresi. Capiremo subito se Elliott ha capacità di guida del club

Chi ha la memoria intatta della storia recente e passata del Milan non può che concordare con Franco Baresi, capitano rimasto nel cuore dei suoi tifosi, il quale ha sostenuto nell’intervista al Corsera di aver vissuto “momenti peggiori”. E il riferimento inevitabile è al periodo di Giussy Farina: in quell’occasione il Milan stava rotolando verso il fallimento, Milanello veniva affittato per matrimoni e ricevimenti al fine di tirare a casa qualche soldino. Arrivò Silvio Berlusconi e fu l’inizio di un autentico rinascimento calcistico. Perciò Franco Baresi non è assolutamente depresso nell’assistere alle fasi concitate del passaggio tra la proprietà cinese e quella americana. Anzi. Come molti, osservatori e non, deve ritenersi fortunato ad essere caduto nella rete di Elliott.

La prima prova attraverso la quale testeremo la capacità organizzativa di Paul Singer e dei suoi manager sarà non dinanzi al Tas di Losanna ma sarà documentata dalle decisioni assunte da sabato 21 luglio in poi quando saranno nominati i nuovi consiglieri, distribuite le deleghe e sarà annunciato l’arrivo di qualche esperto per l’area tecnica. Qui il nome di Leonardo, almeno in alcuni circoli del Brasile, è il più gettonato. E non deve far specie il fatto che, incurante degli appelli e degli striscioni pubblicati dagli ultrà, il nuovo azionista prosegua per la sua strada. Lasciar decidere alle curve sarebbe un segno di debolezza incredibile. Leonardo tra l’altro ha il profilo richiesto da Elliott: esperienza internazionale, conoscenza del mestiere, passato da milanista anche se concluso in modo traumatico (addio polemico e poi passaggio all’Inter).

E Maldini? Se lo chiedono in tanti. Paolo è la figura più carismatica che ci sia in circolazione. Se contattato (cosa accaduta) vorrebbe occuparsi in prima persona dell’area tecnica ma non ha il patentino di ds e quindi dovrebbe avvalersi della “copertura” di un vecchio sodale, Angelo Carbone. Per fargli iniziare la carriera dirigenziali, quelli di Elliott hanno in mente di proporgli un ruolo alla Totti, a metà tra la diplomazia e la collaborazione col fronte squadra. Vedremo come finirà. Di sicuro, come ha mostrato l’audio del recente incontro a Mosca con Maradona, Maldini è in attesa di una telefonata. Già due volte è stato vicino al suo Milan. La prima quando fu contattato da Barbara Berlusconi che pensava di sostituire così Adriano Galliani. Silvio Berlusconi invece impose la guida a due teste e di quell’idea non se ne fece più nulla. La seconda volta invece Fassone lo chiamò ma per un ruolo di facciata, a fare la squadra e le scelte tecniche avrebbe provveduto Mirabelli. Appena Paolo capì l’antifona, con elegante gesto, si fece da parte.

Un collega di antica militanza, Alberto Cerruti, ha di recente firmato la sua rubrica sulla Gazzetta ricordando ai più che già attualmente, nell’organico dirigenziale del Milan, c’è la figura di Franco Baresi. Non compare molto se non invitato, Franco è allergico a interviste e comparsate televisive, ma sul piano della rappresentanza, morale e storica, ha pochi rivali in circolazione.