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Ibiza, Maldini incassa il gradimento di Theo Hernandez e apre il mercato dei terzini. Settimana movimentata per diversi obiettivi. Situazione Uefa-Milan: il puntoTUTTO mercato WEB
lunedì 24 giugno 2019, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Ibiza, Maldini incassa il gradimento di Theo Hernandez e apre il mercato dei terzini. Settimana movimentata per diversi obiettivi. Situazione Uefa-Milan: il punto

Week end di lavoro per Paolo Maldini che a Ibiza, pizzicato dai colleghi spagnoli del Chiringuito Tv, ha incontrato il terzino del Real Madrid Theo Hernandez. Un pranzo di puro mercato, dove il direttore dell’area tecnica milanista ha illustrato il progetto rossonero e ha dato un segnale importante: il terzino sinistro titolare verrà cambiato. Un messaggio netto ed evidente, perché se il Real ha dato il via libera al Milan per parlare con Theo, vuol dire che dall’incontro della scorsa settimana sono emersi segnali positivi per questa trattativa, il che potrebbe aprire nuovi scenari che riguardano Rodriguez, Laxalt e Strinic. Qualora la trattativa per Hernandez dovesse andare in porto, ci sarebbero quattro terzini mancini. Un overbooking che necessiterebbe di uno sfoltimento e qui, il club, dovrà esser bravo nel provare a monetizzare, senza andarci sotto, le cessioni. Sì, perché se uno arriva dal Real Madrid, nonostante lo scorso anno abbia collezionato 17 presenze con la Real Sociedad in prestito, non viene al Milan per fare la riserva. Dunque occhio a quelle che possono essere piste di mercato che, fino ad ora, sembravano impensabili. Rodriguez e Laxalt, ad oggi, sarebbero ben disposti a rimanere, ma rimane da capire se il Milan – esattamente come per Cutrone – ci punta ancora o meno. Strinic è un caso a parte, visto che lo scorso anno lo ha perso completamente, ma è anche vero che 2 milioni di ingaggio vanno giustificati. L’ipotesi di lavoro per prendere Theo Hernandez è quella del prestito con diritto di riscatto, che potrebbe tramutarsi in obbligo in base a degli obiettivi. I club lavoreranno sulla formula, ma l’apertura e il gradimento del ragazzo sono stati incassati da Maldini, che già oggi porterà avanti il dossier insieme a Boban e Massara. Stesso discorso per Kabak dello Stoccarda e per Moro della Dinamo Zagabria. Il Milan non è fermo e si muoverà secondo dei criteri ben precisi sul mercato, con le piste Torreira, Praet e Veretout aperte ma con velocità di percorrenza e valutazioni diverse.

Proviamo a fare chiarezza su quella che è la situazione legata alla questione Uefa, per quanto ci è possibile. Da Nyon non arriveranno mai conferme ufficiali sul fatto che le parti abbiano trattato un accordo per porre fine al controverso caso Milan, perché si innescherebbe una reazione politica non calcolabile, ma assai prevedibile. Cosa dovrà succedere? Tecnicamente il rimbalzo dovrebbe essere questo: il Tas dovrà rimandare il caso alla Camera Giudicante la quale, a sua volta, dovrà emettere la sentenza tenuta in sospeso con il comunicato dello scorso 5 giugno. Solo così, con una sentenza dell’organo indipendente del Club Financial Control Body si potrà arrivare alla certificazione di quanto si va dicendo nelle ultime settimane. In tal modo, il Milan verrebbe punito con l’esclusione dall’Europa League e permetterà alla Roma di andare alla fase a gironi e al Torino di fare i preliminari. I legali di Elliott hanno studiato tutto nei minimi dettagli e sul caso si dovrà solo attendere le decisioni degli arbitri di Losanna e dei giudici di Nyon, che si sono indispettiti e non poco per la fuga di notizie degli ultimi giorni. Ci sarà da pazientare e attendere, lasciando alla proprietà rossonera e ai suoi dirigenti di poter lavorare secondo una strada precisa, volta a non fare arrabbiare nessuno tanto è vero che non ci sono state richieste di aumenti di budget per il mercato nell’ultimo incontro a Londra tra Gazidis, Boban e Gordon Singer. Al Milan lavorano, e anche duramente, tra mercato e politica, rimane solo che attendere.