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Eh no caro Antonio... Mike, in un colpo solo...TUTTO mercato WEB
sabato 11 marzo 2023, 00:00Editoriale
di Mauro Suma
per Milannews.it

Eh no caro Antonio... Mike, in un colpo solo...

Scrivo senza nessun tipo di antipatia personale nei confronti di Antonio Conte...anzi. Trovo che i nostri tifosi abbiano esagerato negli insulti, dopo le bellissime parole che aveva avuto nei confronti di Stefano Pioli prima della partita d'andata. Vero che avendo allenato Juventus e Inter e avendo giocato per i bianconeri, non può certamente essere un idolo della nostra tifoseria, ma per l'intensità con cui fa il suo lavoro e anche per i suoi recenti problemi di salute, si sarebbe anche potuto insultarlo un filo meno. Tant'è. Da parte mia massimo rispetto. E proprio per questo quel che c'è da dire, va detto. Eh no caro Antonio...non si può far passare per normale, per naturale, la qualificazione del Milan a spese del Tottenham per storia, per vocazione alla vittoria o per il titolo vinto dai rossoneri a maggio 2022. Anche perchè lo Scudetto italiano è il titolo di una lega nettamente inferiore alla Super League/Premier League di cui fa parte il Tottenham. Ed è di questo che dobbiamo parlare, è all'oggi che dobbiamo fare riferimento. Non c'è niente di normale nel fatto che il Milan abbia eliminato la sua squadra. Il Tottenham ha un monte ingaggi 2022-23 da 115 milioni di euro, da far impallidire quello che i "ricavi" del calcio italiano consentono ai giocatori del Milan di guadagnare nello stesso periodo, ovvero 54 milioni di euro. Il Tottenham ha 11 giocatori che guadagnano più di 5 milioni di euro a stagione, il Milan nessuno. E più si guadagna, più bisogna risponderne del rendimento e dei risultati. Per questo ho trovato modesto e scoraggiante l'avvicinamento, tutto italiano in questo caso, al ritorno di Londra. Se il Milan non passa, Pioli rischia e il progetto verrà ridimensionato, si scriveva da Firenze a Londra. E se Pioli, che spende meno della metà di Conte rischia, cosa dovrebbe succedere ora ad Antonio? Ma poi guardatevi attorno una buona volta, il Milan è già ridimensionato. Perchè è il calcio italiano, senza appeal, senza stadi, senza niente, ad essere non solo ridimensionato ma una nave fantasma in giro per i mari senza porto sicuro e senza nessun punto di riferimento. Ma eccolo il bug della nostra critica: per non dare del ridimensionato a qualcuno, bisogna spendere. Non importa come, non importa perchè, non importa se ti indebiti e fai i bond o altro, ma spendere, spendere tanto e spendere sempre. E' per questo che se compri De Ligt a 80 milioni ti fanno gli applausi e se prendi Thiaw a 6 milioni ti fanno il sorrisino di compatimento. Ma è proprio tutta qui la diversità del Milan rispetto a tutto il resto: il Milan fa calcio, non fa caciara.

“Ho avuto delle ricadute, volevo tornare molto presto. All’inizio non avevo la pazienza di aspettare che il polpaccio guarisse. Ho forzato, ho forzato, ma alla fine ho imparato a pazientare. Tutti erano con me per aiutarmi a tornare, abbiamo aspettato questo momento. È stata molto dura”. Dopo l'urlo che ha lacerato il clima teso delle due squadre che stavano per salire dagli spogliatoi del Tottenham Stadium e che fai solo se hai una personalità di altra categoria, dopo l'ennesima prestazione da Rafa Marquez fatta a Londra e dopo la parata-capolavoro sul colpo di testa di Harry Kane scongiurando l'insidia del terreno umido e impedendo agli avversari di fare tap-in, sono queste le parole che spiegano perchè Mike Maignan è un fuoriclasse. Dopo mesi e mesi di chiacchericcio, di veleni, di pettegolezzi, di schifezze social, ha alzato la mano lui. Proprio nel momento in cui poteva prendersi solo i complimenti, ha ammesso l'unica cosa che c'era da ammettere, e cioè che era stato lui a forzare. In un colpo solo, ha ripulito gli aloni che erano rimasti attorno a fior di figure professionali e di persone perbene che lavorano attorno a lui tutti i giorni. In un colpo solo. Tutti piccoli e lui grande. Attraverso l'ammissione di una propria debolezza, Mike, stima infinita e amore totale.