Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Milan, continua il caos sul ds. E per la panchina idem come sopra. A chi conviene questo scenario?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Milan, continua il caos sul ds. E per la panchina idem come sopra. A chi conviene questo scenario?

Da Bergamo è arrivato l’ultimo aggiornamento a proposito della ricerca del ds. Luca Percassi, ad dell’Atalanta, è stato perentorio: “Tony D’amico resterà con noi e lavorerà alla prossima stagione”. Dopo aver preso nota delle varie notizie, mai uscite da Casa Milan, o in parte uscite e poi smentite, sugli incontri con Tare, poi con Paratici, sul lago di Como o altrove, e aver registrato l’ultima dichiarazione di Moncada a Venezia (“stiamo cercando un ds”) dopo quella di Furlani (“puntiamo su una figura di ds tradizionale”), mi chiedo quale sia l’interesse del Milan inteso come club e come reputazione dell’attuale governance milanista, a mettere in scena un simile teatrino.

E aggiungo: questa ridda di voci, alimentate da tizio e da caio, non fanno altro che giustificare il giudizio di grande “confusione” intorno al futuro del Milan. Il quesito è inevitabile: a chi conviene alimentare questa pessima immagine? Chi è il responsabile di questo incredibile “casino”? Come pensate di poter acquisire credibilità e stima presso tifosi, critica e addetti ai lavori, se il Milan non offre una linea guida, e di conseguenza non riscuote stima presso agenti e calciatori da convincere per il futuro? Una risposta sconsolata c’è ed è quella che emerge dai resoconti quotidiani. Altra domanda definitiva: questo benedetto ds arriva oppure no? Sarà italiano? Vorremmo infine capire per quali motivi il nuovo capo della comunicazione, arrivata già da qualche settimana, non ha ancora preso in pugno il settore sportivo e non ha cominciato a impostare il suo lavoro. In attesa di qualche spiegazione convincente, porgo distinti saluti.

Questione allenatore- Si è sempre detto e pensato: prima il ds e poi l’allenatore. Tanto -abbiamo aggiunto convinti a tal proposito- non c’è da rifondare la squadra, ci sono solo da fare alcuni mirati ritocchi. Ma se con il ds si va per le lunghe e per l’allenatore bisogna attendere il 14 maggio, giorno della finale di Coppa Italia, per fare il bilancio della gestione Conceiçao, quando si deciderà sulla prossima panchina? In queste ore dopo aver ascoltato ogni tipo di candidato -da quello impossibile di Conte, purtroppo, a quelli di Allegri, Italiano- è rispuntato il profilo di Maurizio Sarri. Era già stato vicinissimo al Milan ai tempi di Berlusconi. Galliani, nel preparare il vertice di Arcore, gli consigliò: “Maurizio, andiamo a cena dal Presidente. Mi raccomando: si presenti con l’abito scuro”. Non se ne fece più nulla.

Adesso rispunta Sarri ma nel frattempo cresce la quotazione di chi pensa (“e se SC dovesse vincere la coppa Italia?”) a dimostrazione definitiva che anche sul tema non c’è ancora una decisione presa. Fa discutere la suggestione Ancelotti. Credo che piacerebbe allo stesso Carlo in questa versione immaginaria: il figlio Davide (che è molto bravo e da ragazzo ha vestito la maglia del settore giovanile rossonero) come allenatore in prima, lui direttore tecnico con la promessa di passare poi a dirigere l’area tecnica. Tra l’altro Carlo è in eccellenti rapporti con Ibra e rappresenterebbe per la comunità milanista una sorta di garanzia collettiva.

PUBBLICO FEDELISSIMO- Il dato che incredibilmente confligge con questo scenario è il primato in fatto di spettatori che arrivano a San Siro nonostante il nono posto in classifica. Questo significa: 1) che i profeti di sventura sono stati smentiti in modo clamoroso; 2) che il marchio Milan (e la platea dei suoi fans) ha un fascino superiore mille volte superiore ai risultati collezionati. Di qui deriva un naturale disappunto per l’incapacità di utilizzare al meglio questo immenso tesoro. 

MAGLIA MAMMA- Quello che è stato invece già deciso è di presentare la sera dell’9 maggio, per Milan-Bologna di campionato, anticipo prima della finale di coppa Italia, le maglie con il nome stampato della mamma dei calciatori. Quando si tratta di marketing fanno al volo e bene.