
Tra Milan e Inter un divario clamoroso in Società. La Coppa Italia non salverebbe nulla
È stata una settimana di sofferenza, sul divano, per chi ha il Milan nel cuore: copione al quale, tra l'altro, c'è il rischio di doversi abituare anche il prossimo anno. La vittoria contro il Bologna a conti fatti non sarà servita a nulla e ormai la speranza di tutti è che la stagione finisca il prima possibile. Pesa molto di più nella testa di tanti il successo dei rivali interisti contro il Barcellona.
La verità è che oggi tra Inter e Milan ci sono differenze incredibili. Prima di tutto come Società: è lì che nascono i successi o gli insuccessi di un Club. A Milano, tra le due parti, è come il giorno e la notte per competenza, conoscenza, esperienza ed ambizione. I risultati parlano chiaro e non possono essere frutto della casualità. Cardinale arriva nel momento migliore degli ultimi 15 anni, quando il Milan vince lo scudetto: invece di surfare l'onda, si è deciso di tornare sul bagnasciuga a fare i castelli di sabbia.
All'Inter nel triennio sono arrivate uno scudetto, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe, oltre a 2 finali di Champions League, con possibilità di vincerla quest'anno.Al Milan nello stesso periodo una Supercoppa e il mancato piazzamento alla prossima Champions: poi la possibilità di vincere una Coppa Italia. Per la serie, trova le differenze. In altri tempi tutto questo avrebbe scatenato l'orgoglio di dirigenza e Proprietà.
La certezza, invece, è che nemmeno un'eventuale vittoria del trofeo più prestigioso da parte dei cugini, aiuterebbe a smuovere coscienze e a cambiare il format. Che non paga. A proposito, l'Inter vince e porta nelle casse societarie una barcata di milioni di euro. Il Milan perde e ci rimette anche tanti soldini. Lo avranno capito? No. Lo capiranno? Non credo proprio.
Anche in caso di vittoria della Coppa Italia mercoledì contro il Bologna, a giochi fatti sarà stata una stagione negativa. Anche in caso di vittoria di 2 trofei, non si cancellerebbe un Campionato a dir poco imbarazzante. Senza dimenticare poi una Champions League conclusa anzitempo, male: una delusione enorme.
Nel frattempo cosa sta cambiando? Nulla. Non si vede una dirigenza che si rimbocca le maniche per cambiare in fretta le cose. Anzi, alla fine magari non cambierà nulla. In questo senso, le dichiarazioni nel pre partita di Furlani sono emblematiche: per la serie, alla fine forse siamo a posto così. Nella settimana in cui l'Inter accede alla finale della massima competizione europea, il messaggio dell'ad doveva essere molto piu forte e netto: serviva una presa di coscienza pubblica e una volontà forte di determinare il cambiamento. E invece...







